Riforma fiscale: nuove disposizioni per imprese, professionisti e dipendenti
Ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti
Tra i punti che più interessano il settore odontoiatrico l'introduzione del principio di neutralità fiscale.

Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 30 aprile 2024, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che prevede una complessiva revisione del regime impositivo dei redditi delle persone fisiche (IRPEF) e delle società e degli enti (IRES). Questo provvedimento è stato proposto dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, come parte dell'attuazione della legge delega sulla riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111). Tuttavia, come per ogni provvedimento approvato in Consiglio dei ministri, sarà necessario attendere il documento ufficiale per comprendere più nel dettaglio le applicazioni pratiche e capire quali saranno le fasi successive dell'iter parlamentare.

Il decreto legislativo introduce importanti novità per il settore odontoiatrico come il principio di neutralità fiscale per le operazioni straordinarie che implica l'assenza di realizzazione di plusvalenze o minusvalenze in determinati contesti. Nel dettaglio, il principio si applica in riferimento a:

  • Operazioni straordinarie riguardanti conferimenti, trasformazioni, fusioni e scissioni relativi a società tra professionisti.
  • Apporti in associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l'esercizio in forma associata di arti e professioni, o in società semplici.
  • Apporti delle posizioni partecipative nelle associazioni professionali o società semplici in altre associazioni o società costituite per l'esercizio in forma associata di arti e professioni, o in società tra professionisti.

Questa norma, in particolare, è stata da tempo auspicata da associazioni quali ANDI e AIO, che mirano a facilitare le aggregazioni nel settore odontoiatrico, inclusa la formazione di Società tra Professionisti.

Il decreto legislativo introduce anche un nuovo principio di determinazione del reddito da lavoro autonomo, noto come principio di onnicomprensività, analogamente a quanto adottato per i lavoratori dipendenti. Secondo questo principio, il reddito derivante dall'esercizio di arti e professioni sarà costituito dalla differenza tra tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d'imposta in relazione all'attività svolta e l'ammontare delle spese sostenute nello stesso periodo.

Inoltre, sono escluse dalla formazione del reddito:

  • I contributi assistenziali e previdenziali.
  • Le somme percepite a titolo di rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione di un incarico e addebitate al committente.
  • Il riaddebito ad altri soggetti delle spese sostenute per l'uso comune degli immobili utilizzati, anche promiscuamente, per l'esercizio di tali attività e per i servizi ad essi connessi.

Il decreto conferma, inoltre, il principio di cassa come criterio di imputazione temporale dei componenti di reddito al periodo di imposta con eccezioni previste per ammortamenti, canoni di leasing e quote di TFR.

Inoltre, viene esteso il regime della tassazione separata alle plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in associazioni, società ed enti, comunque riferibili all'attività artistica o professionale. In aggiunta, viene introdotta una disciplina specifica relativa alla deducibilità delle spese sostenute nell'esercizio di arti e professioni, comprendenti sia beni materiali che elementi immateriali.

In relazione ai lavoratori dipendenti, il decreto amplia le componenti escluse dalla formazione del reddito di lavoro dipendente. In particolare, vengono esclusi i contributi e premi versati dal datore di lavoro per i familiari a carico dei dipendenti per prestazioni, anche in forma assicurativa, che riguardano il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, oppure il rischio di gravi patologie.

Infine, nell'attesa di un regime fiscale sostitutivo per la tredicesima mensilità, è prevista l'erogazione, nel mese di gennaio 2025, di un'indennità di 100 euro ai lavoratori dipendenti che soddisfano le seguenti condizioni:

  • reddito complessivo non superiore ai 28.000 euro.
  • coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico, oppure almeno un figlio a carico nel caso in cui l'altro genitore manchi o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato o se separato. Oppure, nel caso in cui vi siano figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato.
  • imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (escludendo pensioni e assegni equiparati) percepiti dal lavoratore di importo superiore a quello delle detrazioni spettanti.

 

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