Impianti dentali e sindrome di Sjögren
donna che si guarda allo specchio la lingua
Un'importante ricerca pubblicata su Clinical Oral Implants Research ha evidenziato risultati incoraggianti per le donne affette da sindrome di Sjögren che necessitano di impianti dentali.

Secondo lo studio, condotto dai ricercatori dell'Università di Copenhagen, gli impianti possono apportare un miglioramento significativo nella qualità della vita delle pazienti in un arco temporale di cinque anni, nonostante le sfide derivanti dalla loro condizione.

 

Sindrome di Sjögren: impatto sulla salute orale

La sindrome di Sjögren è una malattia autoimmune che influisce negativamente sulle ghiandole responsabili della produzione di umidità nel corpo, compresa la saliva. Come riportato da Sjögren's Syndrome News, la secchezza delle fauci è una delle principali conseguenze, causando una maggiore predisposizione a problemi dentali. L'assenza di saliva rende i pazienti più vulnerabili a carie e altre complicazioni orali.

 

Confronto tra impianti dentali e trattamenti tradizionali

Lo studio  ha preso in esame 23 donne con sindrome di Sjögren primaria e le ha confrontate con 24 donne sane della stessa età, tutte bisognose di sostituzioni dentali. La ricerca ha dimostrato che il trattamento con impianti dentali rappresenta una valida alternativa rispetto a soluzioni protesiche tradizionali, come le protesi parziali o fisse, con un rischio limitato di complicanze e una prognosi favorevole nell'arco di cinque anni.

 

Progressi nonostante le difficoltà

Nonostante le complicazioni derivanti dalla sindrome di Sjögren, i risultati dello studio sono stati particolarmente positivi:

  1. Gli impianti sono rimasti stabili per tutta la durata dei cinque anni.
  2. Non sono emerse differenze significative tra i due gruppi in termini di placca, perdita ossea o estetica degli impianti.
  3. Entrambi i gruppi hanno segnalato un miglioramento notevole della qualità della vita legata alla salute orale.

 

Implicazioni per la pratica odontoiatrica

Le informazioni raccolte da questo studio rappresentano un importante riferimento per i professionisti del settore odontoiatrico che si occupano di pazienti affetti da sindrome di Sjögren. Gli impianti dentali singoli, secondo i ricercatori, rappresentano una soluzione affidabile per la sostituzione dei denti mancanti, offrendo un'alternativa potenzialmente più efficiente e confortevole rispetto a protesi e ponti tradizionali.

 

Sviluppi futuri

Nonostante i risultati positivi, va ricordato che i pazienti con sindrome di Sjögren continuano a fronteggiare difficoltà legate alla salute orale. Lo studio ha infatti rilevato che le donne con questa sindrome presentano condizioni dentali peggiori e sintomi di secchezza delle fauci più marcati rispetto al gruppo di controllo. Tuttavia, l'efficacia degli impianti, anche in presenza di queste sfide, rappresenta un incoraggiante segnale per pazienti e specialisti.

Con l'evoluzione della ricerca, si potrebbero sviluppare nuove strategie di trattamento che contribuiranno a migliorare ulteriormente l'assistenza dentale per le persone con sindrome di Sjögren, migliorando così la loro qualità di vita complessiva.

 

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