Concordato preventivo: slittano le date per l'accesso al software per i forfettari
mani con calcolatrice
Le date per l'accesso al software dell'Agenzia delle Entrate per i forfettari sono state rimandate di un mese rispetto a quanto inizialmente previsto.

L'avvio del concordato preventivo, programmato per il 15 giugno 2024, potrebbe subire ritardi a causa di modifiche alle regole e alle tempistiche di accesso. Questi ritardi interesseranno soprattutto i contribuenti che operano sotto regime forfettario, dal momento che la discussione sul pacchetto di interventi riguardante il concordato preventivo biennale per questa categoria di contribuenti, originariamente pianificata per il Consiglio dei ministri del 10 giugno, è stata rinviata alla successiva riunione (presumibilmente il 20 giugno 2024) a causa di un'interruzione da parte del Ministero della Giustizia. Di conseguenza, chi opera sotto regime forfettario potrebbe veder slittare di un mese l'avvio del proprio concordato preventivo, poiché l'Agenzia delle Entrate dovrebbe pubblicare i software per l'adesione di tutti i contribuenti il 15 giugno.

 

Ritardo per il concordato preventivo dei forfettari

Il ritardo nell'avvio del concordato preventivo è il risultato di una serie di circostanze avverse. In primo luogo, i decreti attuativi del Ministero dell'Economia e delle Finanze sono ancora bloccati, mentre il Ministero della Giustizia richiede più tempo per valutare le modifiche al tutoraggio per le grandi imprese.

Questa situazione di stallo probabilmente porterà a una revisione del calendario per i forfettari che potrebbero essere in grado di accedere al software per l'adesione al concordato annuale solo il 15 luglio, un mese dopo la data originariamente prevista.

 

Il nuovo calendario 

Attualmente, il piano correttivo riguardante le tempistiche del concordato preventivo dovrebbe seguire questo calendario:

  • Il software per il calcolo e l'adesione all'istituto sarà disponibile per i contribuenti dall'Agenzia delle Entrate il 15 giugno, ad eccezione dei forfettari che potranno utilizzarlo solo dal 15 luglio.
  • La scadenza per l'invio della dichiarazione dei redditi è spostata dal 15 al 31 ottobre.
  • Il versamento del saldo e dell'acconto è fissato al 31 luglio, ma le attuali modifiche in corso potrebbero comportare un rinvio al 31 agosto con un aumento dello 0,40%.

I ritardi sul concordato preventivo per i forfettari rischiano di creare serie difficoltà nell'attuazione del piano di compliance tra Fisco e partite IVA. Il disallineamento dei tempi per l'approvazione dei nuovi correttivi e le date previste fino ad ora per la pubblicazione dei software da parte dell'Agenzia delle Entrate si aggiungono alle criticità già evidenziate dalle partite IVA e dagli intermediari riguardo ai correttivi attesi, come ad esempio, l'ipotesi di una flat tax da applicare nel calcolo del secondo acconto sul differenziale di reddito. Questa situazione crea una grande confusione tra i contribuenti, che si trovano di fronte a una situazione non facile da risolvere. Inoltre, la mancanza dei decreti attuativi del Ministero dell'Economia e delle Finanze costituisce un ulteriore ostacolo che potrebbe compromettere il lavoro fin qui svolto.
 

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