L’obiettivo primario dell’igienista dentale è trasmettere pratiche e comportamenti che riducano il rischio di carie, malattie gengivali e altri disturbi orali. La prevenzione si basa su una combinazione di routine di igiene orale domiciliare, visite regolari dal dentista e sedute professionali di igiene. Il ruolo dell'igienista dentale è fondamentale nel fornire informazioni corrette sui comportamenti da evitare, concentrandosi sulla prevenzione delle patologie e sulla protezione della salute orale. In sostanza, si tratta di educare i pazienti su cosa fare e cosa non fare per mantenere una bocca sana e prevenire problemi di salute orale. 

Lo scopo della promozione della salute orale è l'educazione e l'autonomia individuale, con il fine di migliorare non solo la salute orale ma anche la qualità della vita delle persone. Si tratta di guidare i pazienti su cosa fare e cosa evitare per mantenere o migliorare il loro livello di salute orale, garantendo un approccio proattivo e preventivo. 

La promozione della salute della bocca è un processo che permette alle persone di prendere maggiore controllo del proprio benessere orale e migliorarlo. La differenza tra prevenzione e promozione della salute è fondamentale perché, mentre la prevenzione si concentra sulla malattia, la promozione si focalizza sul benessere, spostando l'attenzione dal malessere. 

In un'ottica più ampia, questo approccio responsabilizza il paziente non solo verso sé stesso, ma anche verso la comunità, elevando la salute a un valore da preservare e diffondere. Questo cambiamento ha anche trasformato il linguaggio utilizzato nella collaborazione con i pazienti. In passato si parlava di "acquiescenza”, riferendosi al grado di adesione del paziente alle prescrizioni mediche, influenzato dalla fiducia nel medico, dal background culturale e dai fattori ambientali. 

Oggi, questo concetto è stato sostituito dal termine "aderenza", dove il paziente assume un ruolo attivo nel processo terapeutico, seguendo le indicazioni del medico. Questa evoluzione sottolinea l'importanza della qualità della comunicazione tra il professionista sanitario e il paziente, favorendo una collaborazione più efficace e partecipativa nel percorso di cura. 

Il termine "concordanza" rappresenta un'evoluzione nel rapporto tra medico e paziente, dove entrambi assumono un ruolo attivo nel processo terapeutico, caratterizzato da una forte dose di empatia e fiducia. Da una parte, il professionista sanitario mostra un genuino interesse, mentre dall'altra il paziente adotta una visione di "auto-cura" mirata alla propria autonomia. 

Questo tipo di relazione permette di approfondire questioni cruciali relative allo stile di vita del paziente, facilitando un processo decisionale condiviso nell'ambito dell'alleanza terapeutica. Attraverso una cooperazione basata sull'esplorazione emotiva, l'attenzione si sposta dal semplice trattamento della malattia alla cura dell'essere umano, portatore di un disagio da affrontare o del proprio benessere da mantenere. 

Nel contesto descritto, il paziente diventa protagonista della propria salute, migliorando le sue conoscenze e competenze, rafforzando il concetto di autogestione e favorendo un benessere duraturo. 

Nel corso del tempo, il rapporto tra medico e paziente, così come tra igienista dentale e paziente, si è evoluto verso una mutua responsabilità basata su una collaborazione genuina e sulla reciproca fiducia. Questo modello di alleanza terapeutica è fondamentale non solo per creare un rapporto solido e duraturo, ma anche per gestire efficacemente pazienti affetti da malattie cronico-degenerative, come la parodontopatia.