10 anni di valutazione funzionale strumentale in Odontoiatria
Prof. a.c Alessandro Nanussi
Intervista al Prof. a.c Alessandro Nanussi

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Alessandro, come nascono la tua passione e il tuo interesse verso la gnatologia?

Sono entrato in Odontoiatria dopo aver già intrapreso un percorso di Ingegneria, dove ho sviluppato la mia passione per la biomeccanica. L’interesse per la postura e la funzione generale in Odontoiatria è stato immediato. Per questo ho approfondito lo studio della Gnatologia in senso stretto, mantenendo sempre una visione estesa e multidisciplinare.

 

Hai adottato tecnologie per la valutazione funzionale quando erano ancora dei prototipi. Cosa ti ha spinto a cercare una quantificazione oggettiva, ormai, più di 10 anni fa?

Puntare l’attenzione sull’essenziale. Il principio è: il paziente è davvero in comfort o si sta adattando? Sappiamo che le forze non spariscono, dunque mi chiedo: dove si esercita il sovraccarico? I denti, l’articolazione, i muscoli...?

 

Come è cambiata, in quest’ultimo decennio, la scena gnatologica italiana ed europea? Di cosa la comunità scientifica dovrebbe essere fiera a riguardo?

Oggi, l’interesse per la funzione è molto alto in Italia e in Europa. Parliamo di una disciplina dove l’ascolto del paziente è fondamentale, forse più che in altri ambiti odontoiatrici, come si può evincere applicando i Criteri Diagnostici Internazionali per i Disordini Temporo-mandibolari. Il paziente viene posto al centro in quanto persona che necessita di una diagnosi clinica e l’approccio interdisciplinare è condiviso a livello internazionale. Le Società Scientifiche europee sono il riflesso di scuole di pensiero differenti ma concordano su queste basi essenziali, e hanno ormai una condivisione di intenti e di relatori. Le tematiche associate alla funzione sono rilevanti nei congressi anche delle altre discipline, ed è frequente ormai vedere affrontare l’argomento in congressi e corsi di protesi, conservativa e parodontologia.

 

Perché proprio Teethan?

Dopo una quindicina d’anni di metodiche convenzionali, Teethan ha superato il limite di quantificazione che puntualmente incontravamo nell’analisi elettromiografica, raggiungendo la sua migliore espressione: quantificare la risposta dell’azione muscolare al carico occlusale. Poter quantificare con un algoritmo affidabile quello che prima era semplice osservazione di un tracciato grezzo mi ha dato delle certezze, togliendo dalla valutazione il parametro opinione e sostituendolo con un dato numerico.

 

Qual è il consiglio che ti senti di dare ai tuoi colleghi quando si parla di comprensione funzionale del sistema paziente?

È vantaggioso per chiunque sapere come controllare le forze occlusali, gestire il sovraccarico ad ogni livello, ottimizzare la funzione statica e dinamica delle nostre riabilitazioni!

 

Cosa ti aspetti dal discorso funzionale nei prossimi 10 anni?

Mi sento di offrire due chiavi di lettura. La prima è l’attenzione alla biomeccanica ed il controllo delle forze per eseguire delle riabilitazioni adattate all’esigenza specifica del paziente e non alle quali il paziente debba adattarsi, anche grazie alle tecnologie che assistono la clinica. La seconda riguarda, invece, il dolore e le limitazioni funzionali. L’odontoiatra avrà sempre più chiari i protocolli di collaborazione con professionisti di discipline diverse (es: fisioterapista, neuropsichiatra, psicologo), con l’obiettivo di portare un miglioramento della qualità di vita ai propri pazienti.

 

Per sapere di più su Teethan: www.teethan.com

 


 

Alessandro Nanussi

Si occupa da più di 30 anni di analisi funzionale in gnatologia, protesi e odontoiatria sportiva. È past-president SIOS, AIGeDO, socio fondatore e consigliere della International Academy of Innovative Dentistry, consigliere e referente del comitato scientifico e didattico della European Association for Sport Dentistry.

 

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