Il Consiglio generale di Confprofessioni ha dato il via libera all'ipotesi di contratto collettivo degli studi professionali, sottoscritto lo scorso 16 febbraio dalle parti sociali coinvolte. Le 20 associazioni che fanno parte della Confederazione, inclusa ANDI, hanno votato all'unanimità a favore del nuovo CCNL. Questo avrà una durata triennale e introdurrà nuovi strumenti mirati a rilanciare l'occupazione, oltre a importanti misure per potenziare il welfare all’interno degli studi professionali.
Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha affermato che "il Consiglio generale ha accolto con grande favore la nuova piattaforma contrattuale”.
Considerando la scarsa attrattiva che la libera professione presenta per i giovani neolaureati, le misure introdotte sono state particolarmente apprezzate, come ad esempio l'apprendistato per il praticantato, che mirano a facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo professionale. Inoltre, il nuovo CCNL introduce alcune disposizioni che rendono l'accesso al mercato del lavoro più flessibile, come il ricorso allo smart working. È stato molto apprezzato anche il potenziamento del welfare contrattuale che estende le tutele anche ai familiari dei lavoratori, e l'introduzione di una giornata dedicata alla prevenzione, un'iniziativa pionieristica nella contrattazione collettiva.
Tra le novità che coinvolgono il settore dell'odontoiatria, oltre agli aumenti contrattuali, vi è la possibilità per gli Assistenti di Studio Odontoiatrico (ASO) di essere inquadrati al terzo livello e l'integrazione rispetto al precedente CCNL, che include la definizione dei compiti e della figura del Collaboratore di Studio Odontoiatrico (CSO). Tuttavia, proprio su quest’ultimo punto è nato uno scontro con il sindacato degli ASO, il SIASO, che si è opposto fin dalla pubblicazione dell'ipotesi di rinnovo del CCNL.
La preoccupazione del Segretario nazionale SIASO, Fulvia Magenga, è che si stia tentando di istituzionalizzare una figura di Assistente di Studio Odontoiatrico (ASO) senza un adeguato percorso formativo e con una retribuzione inferiore. Ecco perché SIASO si opporrà sia attraverso azioni legali che con manifestazioni per sensibilizzare anche i pazienti.
La figura del Collaboratore di Studio Odontoiatrico (CSO) deve essere chiaramente distinta sia dall’ASO che dal personale di segreteria. Le disposizioni riguardanti questa figura intermedia nel CCNL generano solamente confusione e mancanza di chiarezza.
ANDI, invece, in una nota inviata ai propri Dirigenti per illustrare le novità del CCNL, ha evidenziato che la figura del Collaboratore di Studio Odontoiatrico "non è da considerarsi sovrapponibile all'ASO né in opposizione ad essa". Specificando che il CSO può svolgere mansioni di base nel supporto all'Odontoiatra, con l'esclusione dell'assistenza diretta alla poltrona e delle procedure di validazione e controllo della sterilizzazione degli strumenti riutilizzabili.
Il SIASO, nonostante questo, attraverso una nota stampa, ha annunciato di aver incaricato lo studio legale Stefanelli & Stefanelli, specializzato in diritto sanitario, per avviare le azioni legali necessarie per esaminare eventuali criticità relative alla figura del CSO.
Nei prossimi mesi, il Sindacato renderà note le attività legali intraprese.