Ricerca NASA e rivoluzione nella cura dell'igiene orale
dentifricio su spazzolino da denti
Un recente articolo su technology.org ha svelato un legame inaspettato tra la ricerca spaziale e il settore odontoiatrico, mettendo in luce come gli studi della NASA sui semiconduttori abbiano trasformato i prodotti per la cura dentale a livello globale.

Negli anni '60, all'Electronics Research Center della NASA a Cambridge, lo scienziato Bernard Rubin conduceva esperimenti sulla crescita dei cristalli semiconduttori. Durante queste ricerche, Rubin scoprì un principio che avrebbe influenzato profondamente le pratiche dentali nel mondo. Il passo decisivo avvenne quando Rubin e il suo team notarono una somiglianza tra i loro metodi per la crescita dei cristalli e i processi naturali di formazione dei denti. Nel 1970, in un articolo su Nature, i ricercatori descrissero questa affinità, osservando una "corrispondenza tra i meccanismi del nostro sistema di diffusione del gel e il processo di cristallizzazione del fosfato di calcio nella formazione ossea".

 

Innovazione e sviluppo commerciale in Giappone

L'intuizione di Rubin trovò un promotore commerciale in Shuji Sakuma, imprenditore giapponese che, ispirato dall’idea di creare un dentifricio che potesse mantenere e ripristinare lo smalto dei denti, utilizzando una sostanza simile ai componenti naturali dello smalto e della dentina, aprì la strada alla produzione di dentifrici a base di idrossiapatite, in grado di rigenerare la struttura dentale.

 

Successo e diffusione globale

Dalla sua introduzione iniziale come prodotto cosmetico in Giappone, il dentifricio all'idrossiapatite ha raggiunto un notevole prestigio scientifico e commerciale. Come riportato da technology.org, il dentifricio ha venduto oltre 160 milioni di pezzi, distribuendoli oggi in 25 paesi.

 

L’eredità della NASA

La scoperta resta centrale nella storia del settore. Seppur già diffuso in Asia ed Europa, il dentifricio a base di idrossiapatite sta solo ora affacciandosi sul mercato statunitense, rallentato dalle normative della FDA. Tuttavia, le recenti approvazioni per prodotti anti-sensibilità lasciano intravedere una crescita anche negli USA.

Questa storia dimostra come la ricerca spaziale possa generare effetti inaspettati sui prodotti di uso quotidiano, evidenziando come l’impegno scientifico della NASA vada ben oltre l’esplorazione dello spazio, migliorando anche la nostra vita sulla Terra.

 

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