Punteggio ISA: valutazione dell’affidabilità fiscale
simbolo ISA
Gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) sono parametri introdotti nel 2019 in Italia per valutare l'affidabilità fiscale di professionisti e imprese

Questi indici, che sostituiscono gli Studi di settore, variano da 1 a 10, con punteggi più alti che indicano una maggiore affidabilità.
Uno studio dentistico con un punteggio ISA di 8 o più può beneficiare di alcuni vantaggi, come l'accesso facilitato al concordato fiscale.

Nel 2021, gli studi odontoiatrici soggetti a ISA (Indici Sintetici di Affidabilità fiscale) erano 37.043, con un fatturato complessivo di 8 miliardi di euro. Tuttavia, il punteggio medio degli studi dentistici non raggiunge l'8, indicando una generale affidabilità fiscale inferiore alla soglia per i benefici premiali.
Si nota che i liberi professionisti e gli studi mono professionali tendono a ottenere punteggi più alti rispetto agli studi associati e alle società di capitale.

Recentemente, c'è stato un rinnovato interesse per gli ISA a causa di discussioni in corso nella Commissione Bilancio del Senato italiano. Queste discussioni riguardano il decreto attuativo del concordato preventivo e dell'accertamento.
In particolare, si sta valutando la possibilità di estendere l'accesso al concordato fiscale anche ai contribuenti con un punteggio ISA inferiore a 8, che è attualmente il minimo richiesto. Questa proposta, se approvata, potrebbe quindi ampliare l'accesso al concordato fiscale a un numero maggiore di contribuenti, indipendentemente dal loro punteggio ISA.

Attualmente, i contribuenti che aderiscono al regime forfettario in Italia non sono soggetti agli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA). 
 

Punto della situazione

Secondo i dati ISA del 2021 pubblicati dall’Agenzia delle Entrate, gli odontoiatri italiani non raggiungono livelli elevati in termini di affidabilità fiscale. Questi dati, relativi alla dichiarazione dei redditi del 2022, mostrano che il punteggio medio degli studi odontoiatrici è 7,4, suddiviso in diverse categorie:

  • Persone fisiche (probabilmente liberi professionisti) hanno un punteggio medio di 7,57.
  • Studi associati hanno un punteggio medio di 6,98.
  • Società di capitale hanno un punteggio medio più basso, 6,54.

Inoltre, si evidenzia che gli studi mono professionali e i collaboratori con partita IVA soggetti ad ISA (esclusi quelli in regime forfettario, per i quali nel 2021 il limite massimo di fatturato era di 65mila euro) erano 29.217.
Questi hanno dichiarato un reddito medio da lavoro autonomo di 65.155 euro e un fatturato dichiarato di 168.706 euro. Questi numeri indicano una discreta performance economica, ma non necessariamente una conformità fiscale elevata come suggerito dai punteggi ISA.

Nel 2021, i dati ISA rilevati per il settore odontoiatrico italiano mostrano dettagli interessanti riguardo ai redditi e ai fatturati delle diverse tipologie di studi odontoiatrici:

  • Studi Associati: Tra i 4.450 studi associati monitorati, il reddito d'impresa medio è stato di 86.178 euro, con un fatturato medio dichiarato di 303.849 euro.
  • Società di Capitale: Le 3.376 società di capitale analizzate hanno registrato un fatturato medio di 537.735 euro, ma un reddito d'impresa inferiore, pari a 51.986 euro.
  • Totale Professionisti e Studi Odontoiatrici: In totale, i 37.043 professionisti e studi odontoiatrici soggetti agli ISA hanno generato un fatturato di poco più di 8 miliardi di euro. Questa cifra supera quella rilevata dalla Ragioneria dello Stato tramite i dati del Sistema Tessera Sanitaria, indicando un volume d'affari significativo nel settore.

Per quanto riguarda l'occupazione nel settore, i dati mostrano un totale di 73.848,39 addetti, distribuiti come segue:

  • Persone Fisiche: 50.485 addetti.
  • Studi Associati: 11.981,22 addetti.
  • Società di Capitale: 11.381 addetti.

Queste cifre forniscono una visione complessiva della situazione economica e occupazionale degli studi odontoiatrici in Italia, evidenziando differenze significative tra le varie tipologie di strutture operative nel settore.

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