Il bullismo può influire sulla salute dentale
Bambini che deridono una bambina in primo piano

Le esperienze avverse nell'infanzia (ACEs) oltre ad avere un impatto significativo sulla salute mentale e fisica influenzano sensibilmente anche la salute orale. Lo studio pubblicato su BMC Oral Health ha esplorato la correlazione tra le ACEs e due aspetti chiave della salute orale: la frequenza del lavaggio dei denti e lo sviluppo di carie nei giovani adolescenti norvegesi. 
La ricerca condotta dal team di Lena Myran, dottoranda e specialista in psicologia presso il Kompetansesenteret Tannhelse Midt, ha coinvolto 6.351 adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni, che hanno partecipato al sondaggio “Young-HUNT4 Survey”. 
L’indagine ha combinato esperienze traumatiche dell’infanzia, come bullismo, abusi o violenza, con i dati clinici presenti nei registri sanitari dentali, offrendo un quadro dettagliato dell’interazione tra ACEs e salute orale.

La connessione tra i traumi dell’infanzia e la salute orale 

Il team di ricerca ha osservato che gli adolescenti che hanno subito specifiche avversità, quali abusi fisici, separazione dei genitori, problemi di alcolismo in famiglia, abusi sessuali o bullismo, tendono a lavarsi i denti meno frequentemente rispetto ai loro coetanei che non hanno vissuto questi traumi. La scarsa igiene orale è risultata particolarmente evidente tra i giovani di età compresa tra i 16 e i 17 anni che hanno subito bullismo, portando un aumento del rischio di sviluppare carie, infiammazioni gengivali e dolore. Dall’analisi dei dati è emerso, infatti, che i soggetti esposti ad eventi traumatici durante l’infanzia riportano una maggiore incidenza di carie.

Implicazioni cliniche 

Questi risultati sottolineano l'importanza di considerare le esperienze di vita degli adolescenti durante le visite odontoiatriche. I professionisti del settore dentale possono avere un ruolo cruciale nel riconoscere segni di stress psicologico che potrebbero non essere evidenti. Educare e supportare attivamente i giovani nel mantenere buone pratiche di igiene orale può avere un impatto significativo sul loro benessere generale.

Verso un approccio olistico

L'integrazione delle conoscenze sulle ACEs nella pratica odontoiatrica richiede un approccio empatico e informato che va oltre la mera cura dei denti. La formazione dei dentisti dovrebbe includere moduli specifici sull'impatto psicologico delle esperienze avverse nell’infanzia sulla salute, così da poter gestire al meglio questi giovani pazienti.

In conclusione, lo studio offre una chiara dimostrazione di come le esperienze di vita negative possono influenzare sensibilmente la salute orale degli adolescenti, ribadendo la necessità di un approccio integrato e particolarmente attento alle problematiche giovanili. Un approccio olistico è necessario per lo sviluppo di misure preventive mirate: creare un ambiente in cui i giovani si sentano sicuri al punto da condividere le loro esperienze è un prerequisito indispensabile per poter aiutare questi pazienti vulnerabili. Promuovere la consapevolezza e la formazione in questo ambito è essenziale per garantire che i dentisti possano contribuire efficacemente al recupero e al sostegno di questa fascia della popolazione.

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