Secondo la ricerca, l’analisi delle proteine immunitarie – specificatamente l’immunoglobulina G e la proteina C-reattiva – presenti nello smalto dei denti, potrebbero fornire indicazioni preziose sulla salute fisica ed emotiva delle popolazioni dalla preistoria all’era contemporanea.
Il team di ricerca ha esaminato campioni di smalto da tre diversi gruppi storici ed etnici: gli Ohlone nativi delle coste della California del tardo 1700, noti per alti tassi di mortalità e malattie infettive; i coloni europei di fine 1800, caratterizzati da una vita più breve rispetto agli standard odierni; e i cadetti militari moderni.
I risultati hanno evidenziato una correlazione significativa tra alti livelli di stress e malattie con l’alta presenza delle proteine analizzate nello smalto dentale degli Ohlone, un legame meno marcato negli altri due gruppi. Ciò suggerisce che gli Ohlone potrebbero aver sperimentato livelli più alti di malattie croniche, come la tubercolosi, e stress fisico, sociale ed emotivo.
Il metodo innovativo utilizzato combina l'analisi proteomica delle proteine immunitarie con quella di altri marker biologici conservati nei denti, aprendo nuove possibilità per gli studiosi di bioarcheologia. Questa tecnica permette di esaminare in dettaglio le condizioni di salute delle popolazioni passate e comprendere le variazioni nel tempo di malattie e stili di vita, fornendo una mappa di come fattori esterni ed interni, come malattie e stress, abbiano influenzato l’evoluzione umana.
Questo studio evidenzia come lo smalto dentale, che si forma durante diverse fasi dello sviluppo e si degrada molto lentamente, possa fungere da archivio biologico prezioso, offrendo uno spaccato unico e duraturo della salute umana nel corso delle epoche.
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Fonte: Journal of Archaeological Science