PNRR: stanziati 37 miliardi di euro per migliorare la sanità europea
mano di un medico con blocchi di legno che rappresentano i diversi comparti della sanità
L'analisi di Agenas mostra come gli Stati investiranno le risorse del PNRR e le sfide che si propongono di affrontare.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Salute nei vari paesi europei comprende una vasta gamma di investimenti, che spaziano dalla prevenzione all'assistenza ospedaliera e territoriale e la digitalizzazione. Complessivamente, sono stati stanziati circa 37 miliardi di euro per questo settore cruciale.

Le cifre investite variano significativamente da paese a paese: la Croazia ha investito sulla sanità 354 milioni di euro, il Lussemburgo circa 1 milione di euro, il Portogallo 1,1 miliardi, la Grecia 1,5 miliardi e la Spagna 1,7 miliardi. L'Italia si distingue con un totale di 16,3 miliardi di euro, superando significativamente paesi come la Francia (4,5 miliardi), la Germania (4,4 miliardi) e la Romania (2,8 miliardi), posizionandosi in testa ai Paesi con maggiori investimenti nel settore sanitario nell'ambito del PNRR.

In un documento di sintesi, l’Agenas ha delineato un quadro dettagliato degli investimenti nel settore sanitario, nonché dei punti salienti dei Piani di Ripresa e Resilienza dei 22 Paesi dell’Unione Europea, offrendo una revisione completa delle strategie e delle priorità individuate per affrontare le sfide sanitarie e promuovere la ripresa economica e sociale dopo la pandemia. Tale documento si basa sul Rapporto "Recovery and Resilience Scoreboard - Thematic Analysis Healthcare” della Commissione Europea, nonostante venga specificato che alcuni dati potrebbero essere stati aggiornati a seguito delle recenti modifiche apportate ai PNRR.

Tra gli obiettivi comuni individuati dall’Agenas vi sono la prevenzione, l'assistenza ospedaliera e territoriale, con un'enfasi particolare sulla transizione verso la sanità digitale. Tuttavia, è importante notare che ogni Stato si concentra anche su obiettivi specifici, riflettendo le specifiche esigenze e priorità del proprio sistema sanitario nazionale.

Le principali sfide a cui l’Italia farà fronte grazie al PNRR sono il potenziamento della capacità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per rispondere alle tendenze demografiche ed epidemiologiche in corso, il miglioramento e l’ammodernamento delle infrastrutture strutturali e tecnologiche al fine di aumentare l'efficienza e la qualità dell'assistenza sanitaria. Un altro obiettivo importante è lo sviluppo delle competenze tecniche e professionali, inclusi quelli digitali e manageriali, del personale sanitario.

Inoltre, l'Italia mira a potenziare l'uso della diagnosi precoce e della telemedicina, a promuovere l'assistenza territoriale per garantire un accesso equo e tempestivo alle cure e ad incrementare gli investimenti nella ricerca scientifica e nell’innovazione nel settore sanitario. 

La Germania ha identificato diverse aree prioritarie nel suo Piano di Ripresa e Resilienza. In primo luogo, si propone di completare e ampliare il Sistema Tedesco di segnalazione e informazione elettronica per il controllo delle infezioni, che può svolgere un ruolo cruciale durante le pandemie, e si impegna a garantire che i nuovi sistemi informativi siano interoperabili. Inoltre, si concentrerà sul miglioramento delle strutture ospedaliere, con particolare attenzione alla digitalizzazione dei pronto soccorso, all’espansione della telemedicina, al potenziamento della gestione dei farmaci e alla sicurezza delle informazioni nel settore sanitario.

Anche la Francia ha individuato diversi obiettivi nel suo Piano di Ripresa e Resilienza, con un particolare focus sul miglioramento degli ospedali, delle strutture medico-sociali e sulla promozione della cooperazione tra gli attori sanitari. Inoltre, si impegnerà nella trasformazione del Sistema sanitario al fine di riequilibrare l'offerta di assistenza sanitaria su tutto il territorio nazionale e di riorganizzare l'assistenza a livello locale. Obiettivo comune agli altri Paesi è il potenziamento dei servizi digitali e il sostegno alla ricerca medica, oltre ad un evidente necessità di potenziare le carriere del personale sanitario, riconoscendo il loro ruolo fondamentale per garantire una sanità efficace e di qualità. 
 

Qui trovi l'analisi completa.

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