Mila Bafumi1, Annamaria Genovesi2 .
1: Master di I livello, Unicamillus University presso Istituto Stomatologico Toscano
2: Istituto Stomatologico Toscano, direttore master per igienisti dentali in ambito parodontale, implantare e pediatrico
La revisione narrativa è stata svolta durante il percorso del Master di I livello in “Trattamento Parodontale non Chirurgico” presso l’Università Unicamillus di Roma e l’Istituto Stomatologico Toscano, Camaiore.
In particolare, nella prima parte del lavoro si analizzerà la patologia dell’osteoporosi. Si tratta di una malattia ossea che si sviluppa quando la densità minerale ossea e la massa ossea diminuiscono oppure quando la struttura e la resistenza dell’osso cambiano. Ciò può portare a una diminuzione della resistenza ossea che può aumentare il rischio di fratture (ossa rotte). L’osteoporosi è una malattia “silenziosa” perché in genere non si presentano sintomi e il soggetto che ne è affetto potrebbe non sapere neanche di avere la malattia fin quando non incorre nella frattura di un osso. L’osteoporosi è la principale causa di fratture nelle donne in post-menopausa e negli uomini anziani. Le fratture possono verificarsi in qualsiasi osso, ma si verificano più spesso nelle ossa dell’anca, nelle vertebre della colonna vertebrale e nel polso. L’osteonecrosi della mandibola è una condizione in cui le cellule ossee muoiono per varie cause. Viene classificata come osteonecrosi della mandibola indotta da farmaci, osteoradionecrosi, osteonecrosi traumatica, non traumatica e spontanea. I farmaci antiriassorbitivi o antiangiogenici causano osteonecrosi indotta da farmaci. La combinazione di farmaci, contaminazione microbica e traumi locali induce questa condizione. L’osteoradionecrosi è un grave effetto collaterale della radioterapia che può colpire le persone affette da tumore della testa e del collo. Viene descritta come un’area ossea esposta che non guarisce per più di tre mesi dopo la fine del trattamento con radiazioni, senza alcuna indicazione di tumore originale, recidiva o metastasi. Il trauma (estrazione del dente), la sede del tumore, la dose di radiazioni che riceve il paziente, l’area dell’osso irradiata, l’igiene orale e altri fattori sono fattori di rischio per lo sviluppo dell’osteonecrosi. Meno frequentemente l’osteonecrosi può essere indotta anche da cause non traumatiche e traumatiche. L’osteonecrosi non traumatica è causata da infezioni, disturbi acquisiti e congeniti, nonché dall’impatto di sostanze chimiche.
L’osteonecrosi traumatica è causata da danni termici, meccanici o chimici. Il trattamento dell’osteonecrosi può essere conservativo, che mira ad apportare benefici alla qualità della vita del paziente, e chirurgico, che prevede lo sbrigliamento dell’osso necrotico.
Bibliografia
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