Decreto Polizze: nuovi standard per la sicurezza nel settore sanitario
uomo tiene tra le mani un uomo stilizzato

Il Decreto Polizze, entrato in vigore il 16 marzo, rappresenta un passo importante nella regolamentazione delle assicurazioni per le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private, così come per gli esercenti le professioni sanitarie, inclusi gli odontoiatri. Questo provvedimento, che si inserisce nel quadro di attuazione della legge Gelli-Bianco, mira a introdurre un quadro normativo più chiaro e dettagliato riguardo le polizze obbligatorie per i professionisti del settore sanitario. Il decreto definisce con precisione termini chiave come "assicurato", "denuncia", "esercente attività libero professionale" e "sinistro”.

Incide su tre principali aree di intervento: la gestione e l'ottimizzazione del rischio clinico nelle strutture sanitarie, l'ambito della copertura assicurativa che le strutture devono garantire ai propri collaboratori, e la possibilità per i medici di stipulare individualmente polizze assicurative per tutelarsi. Il provvedimento introduce un livello di standardizzazione delle assicurazioni obbligatorie, stabilendo un insieme di garanzie minime a favore dell'assistito, della struttura sanitaria e del professionista. Inoltre, le compagnie assicurative avranno un periodo di due anni per adeguare i contratti esistenti alle nuove normative e ai limiti massimi di copertura stabiliti dal decreto.

Il decreto introduce un sistema che stabilisce criteri chiari e uniformi per la validità dei contratti di assicurazione nel settore sanitario, mirando a garantire che tutte le polizze rispettino determinati standard minimi. Questi requisiti riguardano sia l'ambito di copertura dell'assicurazione che i limiti minimi di garanzia, i quali variano in base al livello di rischio associato alla specificità delle prestazioni sanitarie offerte. 
Inoltre, il provvedimento prevede un sistema di adeguamento dei premi assicurativi basato su un meccanismo simile al bonus-malus: i premi possono quindi aumentare o diminuire in funzione della frequenza di sinistri registrati durante la durata del contratto. Viene inoltre incentivata la riduzione dei premi per quelle strutture che adottano misure efficaci nella gestione del rischio clinico e nell'analisi degli incidenti, promuovendo così un miglioramento continuo nella qualità dell'assistenza sanitaria e nella sicurezza dei pazienti.

Un aspetto fondamentale è l'obbligo per l'assicurato di informare la propria compagnia assicurativa in caso di sinistro entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta o dalla presa di conoscenza dello stesso.
In aggiunta a questi obblighi di notifica, è previsto che le strutture sanitarie debbano pubblicare sul proprio sito internet i dettagli relativi ai risarcimenti erogati negli ultimi cinque anni.
Questi dati riguardano lesioni personali, decessi, infrazioni relative al trattamento dei dati personali, nonché violazioni del consenso in ambiti quali la prevenzione, la diagnosi, il trattamento, l'assistenza, la riabilitazione, la ricerca scientifica, la formazione e ogni altra attività legata all'esercizio delle professioni sanitarie.

Inoltre, a protezione dei professionisti sanitari, durante la validità della polizza, l'assicuratore non ha il diritto di rescindere il contratto a causa della segnalazione o del risarcimento di un sinistro. Questa tutela ha una specifica eccezione: qualora si verifichi una condotta gravemente negligente ripetuta da parte del professionista, comprovata da una sentenza definitiva che abbia portato al pagamento di un risarcimento, solo in questo caso l'assicuratore può esercitare il diritto di recesso dal contratto.

Il decreto pone l'accento anche sull'importanza della formazione continua, in linea con quanto stabilito dalla Legge 152/2021. Questa legge specifica che la validità della polizza assicurativa per i professionisti sanitari è condizionata al conseguimento di almeno il 70% dei crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) previsti per il triennio formativo. Tale requisito diventerà obbligatorio a partire dal 2026 per il periodo formativo 2023-2025, a meno di eventuali proroghe.
 

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