L'indagine sul grafene e sui suoi derivati, quali l'ossido di grafene (GO) e l'ossido di grafene ridotto (rGO), sta inaugurando una nuova era nel campo dell'odontoiatria, sfruttando le loro eccezionali proprietà per un'ampia gamma di utilizzi. Questi materiali si distinguono per le loro superiori qualità meccaniche, un'alta biocompatibilità, notevoli capacità antimicrobiche, forte stabilità chimica, e prestazioni ottimali in termini di tribologia, che comprende lo studio dell'attrito, della lubrificazione e dell'usura. Queste caratteristiche li rendono scelte preminenti per l'impiego in materiali dentali.
Particolarmente rilevante è la capacità dell'ossido di grafene di amalgamarsi sia con sostanze idrofile che lipofile grazie alla sua natura anfifilica, il che apre a un ventaglio di modificazioni chimiche per applicazioni biomedicali su misura. Una delle ricadute più importanti del grafene e dei suoi derivati si registra nel loro effetto sulla crescita e la differenziazione delle cellule staminali della polpa dentale (DPSCs), pietre miliari per l'odontoiatria rigenerativa. Attraverso l'influenza esercitata su queste cellule, il grafene ha il potenziale di potenziare notevolmente le capacità di guarigione e di rigenerazione del tessuto dentale.
L'impiego dell'ossido di grafene (GO) e dell'ossido di grafene ridotto (rGO) in odontoiatria abbraccia vari ambiti cruciali, tra cui:
- Proprietà Antimicrobiche
La loro efficacia nel neutralizzare i batteri è fondamentale per prevenire le infezioni, un rischio noto nei trattamenti dentali.
- Veicolazione di Farmaci
GO e rGO possono essere ingegnerizzati per trasportare e rilasciare farmaci in modo controllato, aprendo a possibilità di cure mirate nella bocca.
- Odontoiatria Restaurativa
La resistenza meccanica di questi materiali e la loro compatibilità con i tessuti biologici li rendono ideali per impieghi in riparazioni dentali, come otturazioni e corone.
- Impianti Dentali
La loro stabilità e biocompatibilità aiutano a migliorare l'esito degli impianti dentali, facilitando l'integrazione con l'osso e minimizzando i rischi di rigetto.
- Rigenerazione della Polpa Dentale
GO e rGO promuovono la crescita e la rigenerazione del tessuto della polpa dentale, proponendo nuove strategie per conservare i denti naturali compromessi da carie o traumi.
- Rigenerazione Ossea
Supportano la differenziazione delle cellule staminali in cellule osteogeniche, essenziali nella riparazione dei difetti ossei delle mascelle e delle strutture dentali.
- Rigenerazione del Tessuto Parodontale
Contribuiscono alla rigenerazione dei tessuti affetti da patologie parodontali, favorendo il recupero di gengive sane.
- Biosensori
Grazie alla loro conducibilità e sensibilità chimica superficiale, facilitano lo sviluppo di biosensori avanzati per la diagnosi precoce di malattie dentali.
- Sbiancamento dei Denti
Il grafene trova applicazioni anche nell'odontoiatria estetica, come nello sbiancamento dentale, dove può migliorare l'efficacia e la sicurezza dei trattamenti.
In sintesi, l'introduzione di GO e rGO nei materiali e nelle terapie odontoiatriche segna un significativo progresso, coniugando nanotecnologia e odontoiatria per elevare la qualità delle cure e degli esiti per i pazienti.
Il fascino e la stabilità del grafene nel contesto dentale sono indiscutibili, ma la ricerca in ambito odontoiatrico che lo riguarda è ancora in una fase iniziale. Il grafene e i suoi derivati nanomateriali offrono notevoli vantaggi per lo sviluppo di nuovi materiali dentali, grazie alle loro proprietà antimicrobiche e alla capacità di integrarsi e migliorare i biomateriali già esistenti.
Nonostante queste potenzialità, la biocompatibilità del grafene rimane una questione aperta. La mancanza di studi a lungo termine su questo tema solleva interrogativi sulla sicurezza dell'uso del grafene in applicazioni dentali a lungo termine. In particolare, è noto che le proprietà fisiche e chimiche dell'ossido di grafene (GO) e dell'ossido di grafene ridotto (rGO) possono influenzare la loro tossicità, rendendo indispensabile una valutazione approfondita e standardizzata della tossicità per tutte le potenziali applicazioni future del grafene in odontoiatria.
Fonte: ScienceDirect