Ministero della Salute: il CdM approva il nuovo regolamento
Ministero della Salute: il CdM approva il nuovo regolamento
Ieri il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo regolamento del Ministero della Salute, con pochi cambiamenti seguenti il parere del Consiglio di Stato.

Il Ministero sarà organizzato in quattro dipartimenti e dodici direzioni generali, con ogni dipartimento che supervisionerà tre direzioni. Tra le innovazioni si segnala l'introduzione della Direzione Generale delle Emergenze Sanitarie e della Direzione per la promozione di stili di vita sani. Tuttavia, ci sono dubbi sulla declassificazione della Direzione Generale per le relazioni europee e internazionali, ora ridotta ad un Ufficio secondario nel Dipartimento che si occupa della salute umana e animale, dell'ecosistema e delle relazioni internazionali. È stata inoltre eliminata la direzione dei sistemi informativi, con le sue funzioni trasferite al Dipartimento dell'amministrazione generale, risorse umane e bilancio, in particolare all'Unità di missione per l'implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.


Nuovi Dipartimenti

Il nuovo assetto del Ministero della Salute, approvato dal Consiglio dei Ministri, prevede una struttura composta da quattro dipartimenti e rispettive direzioni generali:

  • Dipartimento dell’amministrazione generale, delle risorse umane e del bilancio: Include le Direzioni generali dedicate alle risorse umane e al bilancio, alla comunicazione, e alla vigilanza su enti e organi collegiali.
  • Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie: Comprende le Direzioni generali focalizzate sulla Prevenzione sanitaria, sulla ricerca e innovazione nel settore, e sulle Emergenze sanitarie.
  • Dipartimento della Programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche a sostegno del Ssn: Racchiude le Direzioni generali per la Programmazione e l’edilizia sanitaria, per le professioni sanitarie e le politiche a favore del Ssn, e per i Dispositivi medici e il farmaco.
  • Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali: Incorpora le Direzioni generali che si occupano degli stili di vita e dell’ecosistema, dell’igiene e sicurezza alimentare, e della salute animale.

Rimane l’Unità per la Missione 6 Salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Il coordinamento tra i dipartimenti è assicurato dalla Conferenza permanente dei Capi dipartimento, che si riunisce ordinariamente ogni due mesi o su richiesta in situazioni eccezionali.
In assenza del Ministro, presiede il Capo di Gabinetto. La figura del Segretario Generale è stata eliminata.

I dirigenti dei dipartimenti, nominati con Decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro, hanno la responsabilità di coordinare, dirigere e controllare gli uffici e di raggiungere i risultati stabiliti secondo gli indirizzi ministeriali.
Entro tre mesi dall’entrata in vigore del regolamento, verranno definiti, tramite un decreto del Ministero della Salute, gli uffici dirigenziali minori e i loro compiti specifici. L’organizzazione ministeriale sarà sottoposta a revisione biennale per valutare la sua efficacia e eventualmente per apportarvi modifiche.
Con l'entrata in vigore del nuovo regolamento del Ministero della Salute, i nuovi uffici istituiti opereranno inizialmente con il supporto delle strutture dirigenziali già esistenti, seguendo le competenze rilevanti. Una volta assegnati gli incarichi dirigenziali definitivi, gli incarichi precedenti, sia dirigenziali che non, saranno revocati. In seguito, entro quattro mesi dalla fine del processo di nomina, verranno ristabiliti gli organi collegiali, includendo di diritto i nuovi dirigenti generali ai vertici dei Dipartimenti e delle Direzioni Generali.

Il Consiglio dei Ministri ha dato il suo assenso al nuovo regolamento che disciplina gli Uffici di diretta collaborazione con il Ministro della Salute. Secondo questo regolamento, il Ministro funge da guida politica del dicastero, stabilendo gli obiettivi e gli indirizzi e monitorando che i risultati e i metodi dell'amministrazione siano conformi a tali direttive.


Gabinetti

In particolare, il Capo di Gabinetto del Ministro sarà selezionato tra un ampio spettro di professionisti qualificati, che include magistrati, avvocati statali, consiglieri parlamentari, dirigenti pubblici di alto livello, professori universitari nel campo delle scienze giuridiche, o altri individui con significative competenze tecniche e professionali. Inoltre, il Ministro ha la facoltà di nominare fino a due vice capi di Gabinetto, uno dei quali con funzioni di supplenza, scelti tra consiglieri ed esperti legali, attraverso un decreto ministeriale.


Segreterie

Nell'ambito del Ministero della Salute, le segreterie svolgono ruoli cruciali e personalizzati. Il capo della segreteria, oltre a gestire e coordinare le attività quotidiane della segreteria, supporta il Ministro nei vari organismi di cui è parte e si occupa di incarichi istituzionali e politici assegnatigli dal Ministro stesso. Parallelamente, il segretario particolare ha il compito di organizzare l'agenda del Ministro, gestire la sua corrispondenza e facilitare i rapporti personali del Ministro necessari allo svolgimento delle sue funzioni politiche e istituzionali. Sia il capo della segreteria che il segretario particolare sono selezionati in base a un rapporto di fiducia con il Ministro e possono essere reclutati anche al di fuori della pubblica amministrazione.
Inoltre, la figura del capo della segreteria tecnica emerge come un pilastro per il supporto tecnico del Ministero, indispensabile per l'elaborazione e il monitoraggio delle direttive e delle politiche ministeriali. Questo ruolo è affidato a persone con solidi titoli professionali e culturali, e anche in questo caso, la scelta può ricadere su individui esterni alla pubblica amministrazione, valorizzando l'expertise indipendentemente dall'appartenenza a essa.


Ufficio Legislativo

La posizione di capo dell'ufficio legislativo presso il Ministero della Salute viene assegnata a professionisti con solida esperienza e competenze legali. Tra i potenziali candidati figurano magistrati, avvocati statali, consiglieri parlamentari e di organi costituzionali, dirigenti amministrativi, accademici specializzati nelle scienze giuridiche e altri professionisti legali, inclusi quelli al di fuori della pubblica amministrazione, che abbiano dimostrato abilità nella consulenza giuridica, nella legislazione e nella formulazione di norme. Il Ministro ha inoltre la facoltà di designare un vice capo dell'ufficio legislativo, selezionato tra consiglieri e specialisti del diritto, attraverso un decreto ministeriale. Il capo dell'ufficio legislativo collabora strettamente con il consigliere del Ministro per gli affari giuridici, quando questa figura è presente.


Ufficio Stampa e Sottosegretari

Il ruolo di capo dell'ufficio stampa del Ministero della Salute è affidato a un giornalista professionista con una significativa esperienza nel settore della comunicazione istituzionale o editoriale. In aggiunta, il Ministro ha la prerogativa di nominare un portavoce che lavorerà in sinergia con l'ufficio stampa per gestire i rapporti con i media su questioni politico-istituzionali.
Le segreterie dei Sottosegretari di Stato, svolgendo funzioni sotto la diretta supervisione dei Sottosegretari, forniscono il collegamento essenziale tra questi ultimi, gli altri uffici di diretta collaborazione e le varie divisioni del Ministero.

Ogni segreteria dei Sottosegretari può contare su un team che, oltre al capo segreteria, può includere fino a otto membri del personale. Questi possono essere scelti tra i dipendenti del Ministero o di altre entità pubbliche, anche se in posizione di aspettativa o simili.
Il contingente complessivo del personale degli uffici di diretta collaborazione è fissato in centoventi unità, un numero che riflette la portata delle responsabilità e del lavoro svolto all'interno del Ministero.

Inoltre, il regolamento stabilisce sia le condizioni economiche per questi dipendenti che le modalità di funzionamento dell'Organismo indipendente di valutazione delle prestazioni, garantendo trasparenza e meritocrazia nel riconoscimento del lavoro svolto.

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