Metformina: un aiuto per la prevenzione della malattia orale
compresse metformina

Fattori come il metabolismo del glucosio, l’alimentazione, lo stress ossidativo e l’invecchiamento giocano un ruolo significativo nella progressione della malattia parodontale. Tuttavia, gli attuali trattamenti non affrontano direttamente la risposta infiammatoria metabolica dell’ospite, cruciale per la gestione efficace della malattia. Sebbene la metformina sia ampiamente utilizzata nella gestione del diabete, il farmaco non è mai stato utilizzato nella gestione del trattamento della parodontite. Ora, un nuovo studio ha riportato che questo farmaco contribuisce a controllare l’infiammazione e i livelli di glucosio nella bocca e nel corpo risultando potenzialmente utile come opzione di trattamento innovativa per la prevenzione e la gestione delle malattie orali e sistemiche.

La ricerca indica che circa la metà della popolazione adulta di età superiore ai 30 anni è affetta da qualche forma di malattia parodontale, un numero che aumenta al 70% negli adulti di età pari o superiore a 65 anni. Questa malattia è strettamente correlata a condizioni sistemiche come il diabete e l'obesità tanto che studi recenti hanno dimostrato come il controllo del metabolismo del glucosio nei pazienti possa contribuire alla longevità e alla riduzione dello sviluppo della malattia parodontale.
Parallelamente, è stato dimostrato che i pazienti che ricevono un trattamento efficace per la malattia parodontale registrano miglioramenti nel metabolismo del glucosio e nella salute cardiovascolare. 

Nello studio, i ricercatori hanno indagato gli effetti della metformina, un farmaco attualmente impiegato come agente principale nel controllo glicemico, come modulatore farmaceutico del metabolismo del glucosio. La scelta della metformina è stata motivata dal suo rapporto costo-efficacia, dalla sua sicurezza e dal suo potenziale di riposizionamento, nonché dalla capacità di promuovere la longevità nei pazienti.

L’analisi ha rilevato che l'uso del farmaco ha portato a una significativa prevenzione della perdita ossea durante la malattia parodontale indotta e della perdita ossea legata all'età in vivo. La metformina ha anche influenzato le specie batteriche presenti nell’ambiente orale e ha influito sulle risposte metaboliche epiteliali e stromali alla disbiosi batterica. 
Successivamente, i ricercatori hanno esteso la loro indagine all'uso della metformina in pazienti con malattia parodontale ma senza diabete, rappresentando il primo studio clinico di questo tipo.

Per valutare l'efficacia del farmaco, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi: metà ha ricevuto 850 mg di placebo, mentre l'altra metà ha ricevuto 850 mg di metformina. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a terapia non chirurgica a bocca intera. I ricercatori hanno effettuato esami ai pazienti tre giorni dopo e una settimana dopo il trattamento. Successivamente, è stata eseguita una rivalutazione parodontale 6 e 12 settimane dopo la terapia non chirurgica a bocca intera.

Lo studio ha mostrato un miglioramento significativo dei risultati clinici nel trattamento della malattia parodontale e nel controllo dei livelli di glucosio e dell'infiammazione sia nella cavità orale che nel corpo, anche in presenza di alti livelli di batteri. Alla luce di questi dati, i ricercatori ritengono che l'utilizzo della metformina per la prevenzione della malattia parodontale potrebbe anche aiutare nel controllo dell'aumento di peso e dei livelli di glucosio. 
Queste scoperte aprono la strada a nuove prospettive terapeutiche che non solo mirano a migliorare la salute orale, ma anche a influenzare positivamente la salute generale e il metabolismo.

Nel comunicato stampa, il Dr. Vitor Neves, docente clinico accademico e specializzando in parodontologia presso il King’s College di Londra, ha sottolineato la mancanza di strumenti efficaci a disposizione dei pazienti per combattere le malattie gengivali in aggiunta all’igiene dentale quotidiana, evidenziando l’importanza di un nuovo potenziale strumento che non solo sia in grado di affrontare le malattie gengivali, ma che possa anche influenzare positivamente la salute generale. 

Il Dr. Neves ha enfatizzato che, data la sua ampia disponibilità ad un prezzo contenuto a livello globale, la metformina è una valida opzione per la medicina preventiva delle malattie orali e sistemiche. In aggiunta, occorre sottolineare che questo approccio potrebbe avere un impatto considerevole sulla salute a livello mondiale contribuendo ad un invecchiamento più sano per molti individui.

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Fonte: BMC

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