Equo compenso: confronto sulle criticità della legge
Soldi e calcolatrice
Nel webinar organizzato da AMOlp e AndiamoinOrdine la legge sull'equo compenso è stata nuovamente oggetto di discussione.

Il 4 aprile scorso, la Legge sull'equo compenso è stata nuovamente oggetto di discussione e confronto con la Senatrice Erika Stefani, promotrice di un recente disegno di legge in materia.

Durante l’incontro Sergio Di Martino, Presidente di AMOlp, e Nunzio Cirulli, Presidente di AndiamoinOrdine, hanno ribadito più volte l’importanza di valorizzare la dignità professionale, che necessita di un riconoscimento economico proporzionato alla qualità e alla quantità del lavoro svolto. Proprio per questo, secondo le due associazioni, è essenziale estendere questo principio alle persone fisiche, un aspetto fondamentale per i professionisti del settore sanitario, la cui relazione con il paziente rappresenta un punto cardine, così che le future modifiche legislative relative all’equo compenso non si limitino esclusivamente ai rapporti tra professionisti e terzi committenti, come assicurazioni e banche. 

Questo approccio mira a proteggere la salute dei cittadini anziché semplicemente preservare l'immagine professionale. Prendere in considerazione l’idea di reintrodurre parametri di onorari professionali, nel rispetto delle direttive dell'Unione Europea, è la scelta migliore per tutelare i pazienti da una medicina sempre più orientata al profitto e alle logiche commerciali.

AMOlp e Andiamoinordine hanno comunicato alla Senatrice Stefani la preoccupazione della categoria in relazione alla tendenza sempre più diffusa di abbassare le tariffe professionali, con possibili ripercussioni sulla qualità e sulla sicurezza delle prestazioni fornite ai pazienti. A tal proposito, è stato concordato con la Senatrice Stefani di conferire agli Ordini dei Medici un ruolo centrale non solo nei pareri di congruità già previsti dalla normativa attuale, ma anche nel definire dei parametri tariffari di riferimento essenziali per valutare l'equità dei compensi professionali. Inoltre, è stato proposto di avviare un confronto con l'Osservatorio Nazionale sull'Equo Compenso per evidenziare le criticità nell'applicazione della Legge 49/2023 e con il Governo, rappresentato dal Viceministro della Giustizia, per valutare eventuali modifiche legislative.

 

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