Spesso, la semplice idea di una visita di controllo dal dentista può generare ansia, soprattutto nei bambini. La paura, in molti casi, si sviluppa a partire da un singolo elemento, come la vista di un ago, e poi si estende a tutta l’esperienza odontoiatrica. Odori sgradevoli, suoni degli strumenti, l’ambiente freddo e asettico, insieme alla sensazione di vulnerabilità, possono rendere la visita estremamente stressante. Questo disagio può indurre una crescente avversione non solo verso il dentista, ma anche verso la cura dei propri denti, portando a trascurare l’igiene orale, con conseguenze negative a lungo termine.

Le conseguenze della paura del dentista

Per gli odontoiatri, è importante prendere seriamente la paura del dentista, poiché i pazienti fobici tendono a evitare le visite, trascurando la salute dentale. Questi pazienti sono maggiormente esposti a problemi come accumulo di placca, denti danneggiati, infezioni o ascessi, che spesso richiedono trattamenti complessi e dolorosi, aumentando ulteriormente il timore verso le cure odontoiatriche.

Le cause della fobia dentale
La fobia del dentista può avere molte cause, non necessariamente legate a un’unica brutta esperienza. Ecco alcuni dei fattori più comuni che scatenano questa paura:

• paura degli aghi;
• sensazione di soffocamento;
• disagi fisici come il reflusso gastroesofageo;
• odori e suoni tipici degli ambienti clinici;
• il rumore del trapano;
• vergogna o imbarazzo;
• dolore;
• sensazione di impotenza o vulnerabilità;
• problemi di ansia o di fiducia.

Sintomi della fobia dentale

I pazienti che soffrono di fobia del dentista manifestano il loro disagio in modi diversi, tra cui:

• nausea;
• tachicardia;
• aumento della pressione sanguigna;
• iperventilazione;
• sensazione di soffocamento;
• tremori;
• palpitazioni;
• svenimenti.
   

Come riconoscere e affrontare la fobia

È fondamentale per il personale odontoiatrico riconoscere i segnali di ansia e sapere come gestirli. Alcuni pazienti, per esempio, parlano molto per distrarsi e posticipare il trattamento. In questi casi, frasi come "Sei pronto per iniziare?" o "Ora cominciamo" possono aiutare a mantenere il trattamento nei tempi previsti. Altri pazienti preferiscono rimanere in silenzio, concentrandosi su se stessi per affrontare al meglio la situazione, senza voler interagire.
Altri segnali di ansia includono frequenti richieste di andare in bagno. Questo potrebbe essere un effetto della risposta "lotta o fuga" del corpo, che provoca la necessità di svuotare la vescica. È importante concedere ai pazienti queste pause, dimostrando comprensione verso il loro disagio.
Pazienti molto ansiosi possono anche manifestare comportamenti irrequieti, come mordersi le unghie o agitarsi. In questi casi, è utile offrire una pausa, una bevanda o un luogo tranquillo in cui rilassarsi prima del trattamento.

Strategie per ridurre l'ansia

Un piccolo gesto, come tenere la mano del paziente, può fare una grande differenza per chi è in preda alla paura. Questo semplice contatto fisico offre conforto e riduce la possibilità che il paziente si ferisca per l’agitazione.
Inoltre, programmare l’appuntamento in orari strategici, come il lunedì mattina, può aiutare a ridurre l'ansia. Un appuntamento presto nella giornata riduce il tempo che il paziente ha per rimuginare sull’incontro, diminuendo così la probabilità di una cancellazione all'ultimo minuto.

Per concludere, è cruciale che gli operatori del settore odontoiatrico siano ben preparati nel gestire le fobie dentali e che non ne sottovalutino l’impatto. Offrire un ambiente accogliente, comprendere le necessità dei pazienti e adottare strategie mirate può migliorare significativamente l’esperienza odontoiatrica per chi soffre di queste paure.

Immagine generata con AI