L'industria odontoiatrica italiana è alla soglia di un'era rivoluzionaria, grazie alle recenti modifiche normative che influenzano l'adozione delle tecnologie avanzate del cosiddetto Industria 4.0. Nonostante una riduzione delle agevolazioni fiscali previste negli anni passati, il credito di imposta rimane un incentivo significativo per i professionisti del settore, con importanti novità in vigore fino al 30 giugno 2026.

A partire dal 2023, le agevolazioni fiscali per gli investimenti in beni strumentali 4.0 sono state ridimensionate. Tuttavia, fino al termine del 2025, e con possibilità di estensione al primo semestre del 2026 (per casi specifici), gli odontoiatri che operano attraverso modelli societari - come le Società a responsabilità limitata (S.r.l.) o le Società tra Professionisti (STP) in forma di S.r.l. o S.p.A. - potranno ancora beneficiare di un sostegno economico importante. Questo supporto si applica tanto agli investimenti in beni materiali, elencati nell'Allegato A della Legge 232/2016, quanto a quelli in beni immateriali riportati nell'Allegato B della medesima legge.

L'introduzione di tecnologie avanzate nell'ambito odontoiatrico non solo ottimizza i processi clinici ma promuove anche una maggiore personalizzazione delle cure, migliorando l'efficienza e la qualità dei servizi offerti. Con l'avvento di nuovi strumenti digitali e software di ultima generazione, gli odontoiatri possono accrescere la precisione diagnostica e terapeutica, elevando lo standard di cura.

Alessandro e Umberto Terzuolo, dello Studio Terzuolo Brunero & Associati con sedi a Torino e Milano, hanno evidenziato come questa transizione verso l'Industria 4.0 non sia soltanto un passo tecnologico, ma anche un'importante mossa strategica per l'intero settore realizzando per AIO un dettagliato aggiornamento sugli incentivi alla digitalizzazione dello studio (disponibile qui).