Approcci per il controllo del biofilm batterico nella prevenzione della malattia parodontale
Dott.ssa Elisabetta Ferrara
Intervista alla Dott.ssa Elisabetta Ferrara


A cura della Redazione di Infodent

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Come si applica il concetto di controllo del biofilm batterico nella prevenzione della malattia parodontale?

L’interesse della ricerca è rivolto prevalentemente all’identificazione di strategie dirette ad eliminare specifici microrganismi membri della microflora endogena, associati alla sua insorgenza e progressione della malattia parodontale. Il biofilm orale si presenta come un microambiente altamente dinamico a causa della sua natura polimicrobica e delle modalità di interazione, che tra le specie differiscono notevolmente. Tuttavia, è sempre il sistema complessivo costituito da biofilm, ospite e misure terapeutiche a determinare il quadro della malattia o della salute. La misura più importante per la prevenzione e il trattamento della malattia parodontale resta il controllo meccanico del biofilm sopra- e sub-gengivale con il controllo biochimico mediante l’impiego di collutori con formulazioni specifiche a supporto del processo di guarigione.

 

Quali sono i trattamenti per uso domiciliare che possono sostenere il paziente per il raggiungimento della salute orale? 

Il raggiungimento e mantenimento della salute orale ottimale è dettato da azioni preventive che includono l’impiego di dispositivi specifici per l’igiene domiciliare ed è fortemente raccomandato l’utilizzo di collutori con elevate capacità antimicrobiche e antiinfiammatorie, al fine di inibire o ridurre la crescita batterica, ostacolando la formazione della placca batterica e dell’instaurarsi di una condizione di flogosi, di ridurre lo stato infiammatorio in atto e di promuovere un’azione riepitelizzante, diminuendo drasticamente i tempi di guarigione tissutale.

 

L’utilizzo del collutorio come incide nel controllo del biofilm?

Il collutorio ha dimostrato un’efficacia aggiuntiva con un alto livello di evidenza e il Council on Scientific Affairs dell'American Dental Association (ADA) ha adottato linee guida specifiche per l’approvazione degli agenti chemioterapici. Il collutorio ha lo scopo di impedire l'adesione batterica durante i processi di formazione del biofilm e concorre al raggiungimento dell’obiettivo prioritario della prevenzione primaria, nonché il controllo della progressione della malattia.

 

Perché nella sua gestione clinica quotidiana sceglie Euclorina Gengive? 

Ho constatato l’efficacia di Euclorina Gengive sia in pazienti sani che in soggetti affetti da patologie sistemiche come il Diabete, che notoriamente si caratterizza per manifestazioni parossistiche della malattia parodontale. Si tratta di una soluzione che consente un’applicazione in una molteplicità di quadri clinici, in quanto è dimostrato il suo eccellente profilo antimicrobico ad ampio spettro contro microorganismi di biofilm rilevanti del cavo orale. Euclorina Gengive espleta diversi effetti benefici sulla salute orale, grazie alle proprietà specifiche dei suoi componenti: il perossido d’idrogeno, l'acido ialuronico e la glicina. Il perossido d’idrogeno è una molecola coinvolta in numerose funzioni biologiche. Si caratterizza per una forte capacità ossidativa e attività antiinfiammatoria mediante induzione della chemiotassi e adesione di neutrofili e macrofagi e per le sue proprietà antibatteriche. Inoltre, è stato dimostrato come, a basse concentrazioni, promuova la riepitelizzazione attraverso la migrazione dei cheratinociti nel sito di guarigione. La presenza dell’acido ialuronico, un glicosamminoglicano, nonché uno dei componenti principali della matrice extracellulare, potenzia le proprietà antimicrobiche, contribuendo al controllo del biofilm batterico. Studi clinici hanno dimostrato la sua efficacia nei processi riparativi tissutali e il suo ruolo chiave nella modulazione delle interazioni cellula-cellula e cellula-matrice e l'idratazione dei tessuti. Infine, la glicina è un aminoacido che esplica un’azione tampone, determinante per la stabilizzazione del pH del cavo orale che sappiamo influenzare direttamente la possibilità di insorgenza di lesioni cariose.



Dott.ssa Elisabetta Ferrara 

Direttore della didattica professionalizzante, tutor clinico e docente a contratto presso il Corso di Laurea di Igiene Dentale dell’Università “G. D’Annunzio”. Ha pubblicato su riviste scientifiche internazionali. Speaker a congressi nazionali e internazionali. Laurea magistrale con lode in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Assistenziali presso l’Università degli studi dell’Aquila. Laurea in Igiene Dentale con lode presso l’Università “G. D’Annunzio”. Master di I livello in Tecnologie avanzate nelle scienze di igiene orale presso l’Università “Sapienza” di Roma.

 

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