Negli ultimi anni, il mondo dell'odontoiatria ha vissuto un'evoluzione significativa: dagli studi familiari tradizionali si è passati a marchi aziendali che si inseriscono in contesti urbani o in eleganti spazi all'interno dei centri commerciali.

A determinare questo cambiamento sono stati diversi fattori:

• L'aumento della domanda di odontoiatria estetica, che ha spinto gli investimenti nel settore.
• Una maggiore consapevolezza dell'importanza dell'igiene dentale come parte della cura della persona, accentuata dal periodo post-COVID-19.
• L'evoluzione del settore dei servizi, che ha trovato nuove opportunità accanto al commercio al dettaglio tradizionale in posizioni ben servite e accessibili.

Ma cosa significa questo per chi si affaccia per la prima volta nel settore e vuole aprire uno studio odontoiatrico? E quali aspetti devono essere tenuti in considerazione durante la progettazione di un ambiente che coniughi funzionalità e accoglienza?

I primi passi per aprire uno studio odontoiatrico

Prima ancora di selezionare un immobile, è fondamentale seguire alcune tappe essenziali per assicurarsi che la struttura sia idonea all'uso come studio dentistico. Le necessità tecniche di questo tipo di attività sono così particolari che è indispensabile rivolgersi a un consulente esperto che possa eseguire una valutazione accurata dell’immobile prima dell’acquisizione.
Questa consulenza preliminare consentirà di stabilire se la proprietà è idonea e se eventuali clausole del contratto di locazione potrebbero rappresentare un rischio economico futuro.
Un’analisi strutturale è un passo ovvio prima di procedere all’acquisto, ma coinvolgere un esperto specializzato in immobili odontoiatrici può fare una grande differenza. Sarà possibile valutare, ad esempio:

• Le dimensioni e la disposizione dell'immobile devono risultare adatte ad ospitare le attrezzature necessarie, garantendo spazi funzionali per dentisti, tecnici, pazienti, e sale di decontaminazione.
• La struttura deve essere compatibile con l'installazione di apparecchiature per i raggi X che richiedono l'adozione di specifici accorgimenti per garantire la sicurezza.
• L’esistenza di potenziali problemi derivanti dagli inquilini adiacenti, i quali possono influire negativamente sull'attività e sull'esperienza dei pazienti.
• L'infrastruttura e le connessioni elettriche/idriche presenti devono supportare adeguatamente l'operatività dello studio dentistico.
• L’immobile deve risultare in una posizione ideale, sia per la visibilità e l'immagine del marchio, sia per facilitare l'accesso ai pazienti attraverso mezzi di trasporto pubblici o privati.
• Le restrizioni urbanistiche richiedono attenzione. Se l’edificio è stato utilizzato per altri scopi, potrebbe essere necessario un cambio di destinazione d’uso, un aspetto che va chiarito prima di firmare qualsiasi contratto. 

Una volta completati questi passaggi e stipulato il contratto di locazione, si può finalmente pensare alla progettazione vera e propria.

Progettazione: funzionalità ed estetica

Il primo elemento da chiarire è l’obiettivo strategico dello studio e i servizi che si intende offrire. Solo avendo una visione chiara del proprio business si può procedere con un design che non solo rispecchi l'estetica del marchio, ma che risulti anche funzionale.
Affidarsi a professionisti con esperienza nella progettazione di studi dentistici è essenziale, così come collaborare con fornitori specializzati che conoscano le specifiche esigenze delle apparecchiature odontoiatriche e il loro impatto sulla disposizione degli spazi.
L'obiettivo principale è creare un ambiente conforme alle normative e pratico da utilizzare, con un occhio attento alla legislazione sulla protezione dalle radiazioni. In questo senso, consultare un esperto in materia di sicurezza radiologica può prevenire costosi errori e garantire la conformità.

Al di là degli aspetti funzionali, il design dovrà riflettere l’identità del marchio. Come integrare gli elementi del brand nello spazio? 
Inoltre, l'esperienza del paziente deve essere al centro della progettazione: ambienti luminosi, accoglienti e ben organizzati per garantire un flusso ottimale tra le aree dedicate ai pazienti e quelle operative. Anche il benessere del personale gioca un ruolo importante. I dentisti e il personale trascorrono molte ore nello studio, e devono poter lavorare in un ambiente confortevole. Un buon design può contribuire a ridurre il turnover del personale, che nel settore odontoiatrico è generalmente elevato.
È necessario prestare attenzione a ogni dettaglio, come ad esempio se il dentista è destro o mancino, un aspetto che potrebbe influenzare notevolmente la disposizione delle attrezzature.

Futuro e innovazione: progettare uno studio odontoiatrico sostenibile

Una delle sfide maggiori per chi si avvicina al settore è la gestione dei costi, che possono facilmente sfuggire di mano se non si pianifica con attenzione.
Integrare nuove tecnologie fin dalla fase iniziale è un approccio più conveniente rispetto all’aggiunta successiva di strumenti innovativi. Anche nella scelta dei materiali e dei colori è importante puntare su soluzioni durevoli, in grado di resistere al passare del tempo e garantire un ambiente gradevole sia per il paziente che per il personale.

Pianificare per il successo

Ogni studio dentistico è unico, con esigenze specifiche in base all'edificio, al marchio e ai servizi offerti. Non esiste un modello standardizzato per la progettazione e l’allestimento di uno studio. Tuttavia, seguire un processo consolidato e rispondere alle giuste domande fin dalle prime fasi permette di ridurre al minimo i rischi e di creare uno studio efficiente, che garantisca un’esperienza ottimale per pazienti e personale, e che rifletta i valori del marchio.
Il successo inizia con la scelta del giusto team di consulenti, fin dal primo giorno, prima ancora dell’acquisizione dell’immobile, per evitare problemi futuri e gettare basi solide per il futuro dello studio.