Lo stato dell’arte dell’odontoiatria del sonno
coppia a letto dove lui russa e lei si tappa le orecchie con il cuscino
L'odontoiatria del sonno è un campo di crescente interesse che si occupa dei disturbi del sonno e delle loro correlazioni con la salute orale. Negli ultimi anni, la ricerca ha infatti evidenziato una stretta connessione tra disturbi del sonno e salute orale, aprendo nuove prospettive nell'approccio clinico.

Secondo lo studio “Cost-of-illness study of Obstructive Sleep Apnea Syndrome (OSAS) in Italy”, in Italia il 54% della popolazione adulta soffre di apnee del sonno, di cui circa 12 milioni in forma medio-grave. Stiamo parlando di numeri enormi, soprattutto se confrontati con i dati forniti dall’Associazione Apnoici Italiani, che stima che solamente il 4% dei pazienti con OSAS moderata-severa siano diagnosticati e solo la metà siano effettivamente in cura.

A oggi quindi “sotto-diagnosi” e “sotto-trattamento” sono tra le principali cause dell’impatto sociale dell’OSAS e la maggiore opportunità dell’Odontoiatria del Sonno nel nostro Paese.

 

I rischi delle Patologie Ostruttive del Sonno

Le patologie ostruttive del sonno, come l’apnea ostruttiva del sonno (OSAS), possono comportare una serie di rischi per la salute a lungo termine. Tra i più gravi:

  1. Cardiovascolare
    L’OSAS può causare ipertensione arteriosa, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, tra cui malattie coronariche, ictus, insufficienza cardiaca e aritmie.
  2. Diabete
    Le persone che soffrono di OSAS hanno un aumentato rischio di sviluppare resistenza all’insulina e diabete di tipo 2 perché l’apnea del sonno può influenzare negativamente la regolazione del glucosio nel sangue e la sensibilità all’insulina.
  3. Obesità
    Esiste una doppia correlazione tra OSAS e obesità. L’accumulo di tessuto adiposo intorno alle vie aeree può causare ostruzione durante il sonno e, allo stesso tempo, i disturbi del sonno possono contribuire all’aumento di peso a causa dei disturbi metabolici e dell’alterata regolazione dell’appetito.
  4. Problemi neurocognitivi
    Le persone che soffrono di OSAS sperimentano spesso sonnolenza diurna e una diminuzione delle prestazioni cognitive, come l’attenzione, la memoria, la concentrazione e le capacità decisionali.
  5. Depressione e disturbi dell’umore
    La correlazione tra disturbi del sonno e disturbi dell’umore è ben documentata e può aumentare il rischio di sviluppare depressione, ansia e altri disturbi dell’umore.
  6. Problemi respiratori
    Durante gli episodi di ostruzione delle vie aeree, si verifica una diminuzione dell’ossigeno nel sangue e un aumento della concentrazione di anidride carbonica. Ciò può portare a ipossia e ipercapnia, che possono avere effetti negativi sul sistema respiratorio nel suo complesso. Questo aspetto prevede una stretta collaborazione degli specialisti in Odontoiatria del Sonno e Otorinolaringoiatri.
  7. Qualità della vita ridotta
    I disturbi del sonno cronici possono causare sonnolenza diurna, affaticamento, irritabilità, problemi di concentrazione e una ridotta capacità di svolgere attività quotidiane. In generale possiamo perciò affermare che le patologie ostruttive del sonno possono influire negativamente sulla qualità della vita.

La diagnosi precoce e un’adeguata terapia OSAS sono essenziali per gestire questi rischi e migliorare la salute generale del paziente.

 

Il supporto dell’Odontoiatria del Sonno nella terapia OSAS

La terapia con dispositivi orali (MAD) è considerata molto efficace nel trattamento dell’OSAS e delle cause del russamento. Secondo le ultime statistiche, il trattamento con MAD è infatti in grado di determinare una netta riduzione della sonnolenza diurna e una riduzione del rumore di russamento dell’82%. Per questo i MAD sono indicati dalle principali Associazioni che si occupano di Medicina e Odontoiatria del Sonno come prima scelta terapeutica nei soggetti con OSAS lieve o moderata e come seconda scelta terapeutica nei casi di mancata aderenza al trattamento con CPAP negli OSAS grave. 

Secondo il Prof. Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno del San Raffaele di Milano, che valuta ogni anno circa 6.000 pazienti con disturbi del sonno, il nodo centrale del problema è la necessità di semplificare il processo di diagnosi dell’OSAS, partendo anche da valutazioni di tipo clinico che possano meglio suggerire al medico quali pazienti indirizzare al percorso diagnostico. Gli ultimi sviluppi nella ricerca hanno evidenziato l’importanza di un approccio integrato nel trattamento dei disturbi del sonno, che coinvolga i professionisti dell’odontoiatria e tenga conto anche degli effetti sulla salute orale. Per questo l’odontoiatria del sonno diventa sempre più centrale nella comprensione e nella risoluzione dei disturbi del sonno.

 

 

Materiale informativo
Non ci sono materiali per questa news.
Video
Non ci sono video per questa news.
Altro da questa azienda