Batterio "mangia-carne": situazione in Giappone e implicazioni per l'Italia
ceppo V1UK dello streptococco di gruppo A

Recentemente, un preoccupante incremento di casi di sindrome da shock tossico streptococcico (STSS) ha catturato l'attenzione delle autorità sanitarie in Giappone. Il batterio Streptococcus pyogenes, etichettato come “batterio mangia-carne” a causa della sua capacità di causare necrosi tissutale, ha sollevato preoccupazioni globali, specie in Giappone dove il tasso di mortalità legato al ceppo V1UK dello streptococco di gruppo A è aumentato notevolmente, superando il 30%. TrendSanità ha intervistato esperti del settore per valutare i rischi e le possibili conseguenze per l'Italia.

 

Aumento dell’incidenza in Giappone

A Tokyo, i casi di STSS hanno già superato la metà del totale annuale registrato l'anno precedente, segnalando l’urgente necessità di intervenire. Solo nel 2023, il Giappone ha registrato 141 casi e 42 decessi, tali dati evidenziano le gravi conseguenze legate all’infezione, che di solito inizia con una necrosi del tessuto sottocutaneo, nota come fascite necrotizzante.

 

Perché "Batterio Mangia-Carne"?

Francesco Menichetti, un'autorità nel campo delle malattie infettive, spiega che il soprannome deriva dalla capacità del batterio di rilasciare una tossina in grado di provocare la necrosi dei tessuti sottocutanei e muscolari, portando alla distruzione del tessuto colpito. La fascite necrotizzante può essere inizialmente difficile da diagnosticare, data la scarsità di segni visibili rispetto al dolore intenso avvertito dai pazienti.

 

Nessun rischio di pandemia

Massimo Andreoni, noto specialista di malattie infettive, rassicura che, nonostante la severità, i casi di STSS sono spesso isolati e non tendono a formare cluster epidemici. Di conseguenza, una pandemia causata da questo batterio è poco probabile. Tuttavia, la situazione richiede una sorveglianza attenta, specialmente considerando il recente aumento dei casi.

 

Implicazioni per l'Italia

Attualmente, l'Italia non sembra essere direttamente minacciata. Menichetti conferma che i casi di infezione da questo specifico ceppo di streptococco sono sporadici nel paese, senza segni di focolai epidemici significativi. Nonostante ciò, occorre non abbassare la guardia al fine di prevenire possibili rischi futuri.

 

Cause dell'aumento dei casi

Una teoria suggerita da alcuni ricercatori è che la pandemia di COVID-19 potrebbe avere indebolito l'immunità a livello globale, aumentando la vulnerabilità alle infezioni batteriche. Le misure di distanziamento sociale, sebbene cruciali per contenere il virus, potrebbero avere ridotto l'esposizione ai patogeni, abbassando potenzialmente l'efficacia dell'immunità, soprattutto nei bambini.

 

Antibiotico-resistenza e cambiamenti climatici

Infine, Andreoni osserva che lo Streptococcus pyogenes mantiene una buona sensibilità agli antibiotici. I cambiamenti climatici e l'inquinamento potrebbero avere un ruolo nell'aumento della diffusione di ceppi batterici, ma collegare direttamente questi fenomeni richiede ulteriori studi.
 

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