Direttore, se dovessimo raccontare in due parole Expodental Meeting e UNIDI, l’associazione che la possiede, dovremmo sicuramente parlare di vocazione alla formazione.
Mi fa molto piacere confermare questa affermazione. UNIDI Academy e il programma culturale e scientifico di Expodental Meeting rappresentano il nostro fiore all’occhiello ed erogare formazione è sicuramente una delle caratteristiche che accomuna l’associazione e la fiera.
Il programma di UNIDI Academy sta crescendo negli anni e posso affermare con certezza che i nostri corsi di regolatorio sono un punto di riferimento per tutte le aziende del dentale. Quest’anno il programma si arricchisce anche di un corso dedicato alla complessa comunicazione di un dispositivo medico e di un corso in fiera dedicato a imprese e odontoiatri, identificazione e tracciabilità dei dispositivi medici: ruolo e responsabilità degli operatori economici.
Il programma scientifico di Expodental Meeting conferma la collaborazione con tutte le associazioni di riferimento del dentale, arricchisce di sessioni Tecnodental Forum, la tre giorni dedicata agli odontotecnici, grazie alla collaborazione con tutte le realtà di riferimento del settore e presenta, novità assoluta, un corso dedicato alla Medicina Estetica in Odontoiatria.
Direttore, in una sintesi estrema, come sta lavorando il mercato italiano del dentale?
Secondo quanto emerso l’anno scorso, il settore produttivo italiano del dentale è cresciuto del 16%, con un valore complessivo del comparto che ha superato 1,3 miliardi.
Le performance positive sono fortemente connesse alla forza del made in Italy del settore dentale internazionale, soprattutto per quanto riguarda la vendita di tecnologie e di prodotti consumabili. Anche il mercato delle esportazioni, quasi interamente presidiato dai produttori italiani, è cresciuto del +22%. Le esportazioni del 2022 si rivelano raddoppiate in 10 anni e sono state stimate in circa 900 milioni.
Date queste premesse cosa si aspetta da Expodental Meeting?
Senza avanzare previsioni azzardate, posso affermare con soddisfazione che, grazie alla mia squadra, abbiamo già il 95% della superficie espositiva occupata, i visitatori hanno iniziato a registrarsi alla manifestazione già da gennaio e continuano ad arrivare richieste da tutte le associazioni per la parte formativa tanto che abbiamo iniziato ad occupare anche due padiglioni ulteriori rispetto ai 6 storici e stiamo costruendo una sala corsi ulteriore rispetto a quelle previste. Sale che, in parte, rappresentano una delle tante novità della nostra manifestazione, ma non voglio svelare altro!
Evitando qualsiasi banalità, sappiamo che il mercato sta reagendo dopo un periodo estremamente difficile ed il momento è propizio per espandersi. Quali sono gli strumenti che avete messo in campo?
Prima di tutto dobbiamo parlare di strategia. Abbiamo, tutti, lavorato di concerto, comunicazione, vendite, organizzazione, in modo da pianificare ogni nostra azione in un programma preciso dove niente è stato lasciato al caso e nessuna occasione è andata persa. Quindi abbiamo partecipato alle principali manifestazioni internazionali e italiane per catturare espositori, organizzato un piano di comunicazione capillare che ha incrociato un piano editoriale organico sui principali social con quello sponsorizzata e dem dedicate a tutti i nostri target segmentando espositori e visitatori.