Servizio Sanitario francese: tra i più efficienti d'Europa
stetoscopio su bandiera francese
Nonostante le sfide significative a cui è sottoposto, il sistema sanitario francese è considerato tra i migliori d'Europa.

Il sistema sanitario francese, con un investimento che raggiunge il 12,3% del PIL nel 2022, si posiziona tra i primi Paesi europei con una delle più elevate spese nel settore della sanità. In particolare, in Francia è in vigore un Sistema Sanitario Universale che garantisce l'accesso a tutti i servizi medici attraverso un'assicurazione sanitaria obbligatoria, finanziata principalmente dai contributi di dipendenti e datori di lavoro. Tale struttura permette un'equa distribuzione dei costi, assicurando cure di qualità accessibili a tutti, senza oneri finanziari proibitivi.

Riconosciuto per la sua efficienza sin dal 2013, il sistema sanitario francese è diventato un modello di riferimento, grazie ad una gestione efficace dell'organizzazione e della somministrazione delle cure. La rete sanitaria francese comprende vari attori chiave come il Ministero della Salute, l'Alta Autorità Sanitaria, l'Agenzia Nazionale della Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti della Salute (ANSM), Santé Publique France e l'Assurance Maladie che gestisce i rimborsi dei servizi sanitari, assicurando l'accesso ai trattamenti necessari a tutti i cittadini.

L'alto livello di aspettativa di vita in Francia è un chiaro indicatore del successo del sistema. Nel dettaglio, le donne vivono in media 85,5 anni e gli uomini 79,3 anni, entrambi al di sopra della media europea. Il sistema ha anche mostrato eccellenza nel trattamento delle malattie cardiovascolari, la seconda causa di morte nel Paese dopo i tumori, con il tasso di mortalità più basso d'Europa nel 2019. Ulteriore successo è quello relativo ai decessi cosiddetti “prematuri”, ossia quelli che avvengono prima dei 65 anni.

Tuttavia, nonostante questi successi, il sistema sanitario francese affronta sfide significative, come l'alta prevalenza di persone sovrappeso e obese, l’alta percentuale di sintomi depressivi e il consumo eccessivo di alcol e tabacco. Questi problemi sono esacerbati nei cosiddetti "deserti sanitari", dove la carenza di medici è stata aggravata dal pensionamento di molti professionisti, un problema comune al sistema sanitario italiano. Dal 2021, però, la Francia ha scelto di eliminare il test di sbarramento per l'accesso alle facoltà sanitarie, cercando di mitigare la carenza di personale medico.

Un ulteriore aspetto critico riguarda l’accessibilità della popolazione alle visite mediche: nonostante gli studi medici siano aperti tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 22:00, le strutture sono spesso sovraffollate e le attese possono essere molto lunghe. Una situazione simile a quella italiana che la Francia ha però affrontato in modo innovativo coinvolgendo attivamente e responsabilizzando i farmacisti nel processo di cura
Oltre alle tradizionali responsabilità, i farmacisti svolgono un ruolo più attivo nella prevenzione e nella gestione delle malattie. Tra i nuovi compiti assegnati vi sono la vaccinazione, lo screening delle tonsilliti e delle cistiti batteriche tramite test rapidi, seguito dalla prescrizione di antibiotici in caso di esito positivo, e colloqui di follow-up con i pazienti per valutare l'efficacia della terapia.
Questo approccio innovativo potrebbe fornire spunti interessanti anche per affrontare sfide simili in altri contesti sanitari.

In definitiva, il sistema sanitario francese è un modello di efficienza e accessibilità, ma deve continuare a evolversi per affrontare le sfide sanitarie future, promuovendo stili di vita sani e politiche integrate a livello europeo per garantire la salute e il benessere dei cittadini. 

 

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