Secondo il Rapporto Eurispes tre italiani su dieci rinunciano alle cure
Presidente Eurispes
Più della metà della popolazione italiana non riesce ad arrivare a fine mese senza difficoltà, per questo sono costretti anche a rinunciare alle cure.

Secondo il Rapporto Italia 2024 di Eurispes, più della metà degli italiani (specificamente il 57,4%) si trova in difficoltà nel riuscire a far fronte alle spese mensili. Per gestire il proprio bilancio, molti italiani si vedono costretti a chiedere aiuto alla propria famiglia d'origine, con una percentuale del 32,1%, oppure a ricorrere all'acquisto a rate nel 42,7%.

 

Tre italiani su dieci rinunciano alle cure mediche

Inoltre, una quota significativa, pari al 28,3%, rinuncia a cure mediche, compresi interventi dentistici a causa delle difficoltà finanziarie. Il prezzo dei trattamenti odontoiatrici può variare a seconda di diversi fattori ma rappresenta un onere finanziario non indifferente per gran parte della popolazione, specie se la spesa è imprevista.

 

La situazione economica italiana

La maggioranza degli italiani (55,5%) ha la percezione che la situazione economica italiana sia particolarmente preoccupante e ritiene che la situazione sia peggiorata nell'ultimo anno. Solo il 10% ha osservato segni di miglioramento, mentre per il 33,2% la situazione rimarrà stabile nei prossimi dodici mesi. Guardando al futuro, il 31,6% dei cittadini prevede un ulteriore deterioramento, mentre solo il 10,8% si aspetta una crescita economica.

 

Cresce l’importanza dello psicologo

L'aiuto psicologico è diventato una risorsa importante per molti italiani: circa il 29,7% ha cercato sostegno da uno psicologo mentre il 10,3% dei partecipanti ha seguito una terapia online. Una percentuale più bassa ha sperimentato terapie psichiatriche (7,6%) o terapie di gruppo (6,7%) e il 5,3% ha frequentato centri di sostegno per le dipendenze.

Interessante notare che le donne tendono a cercare maggiormente supporto psicologico rispetto agli uomini, una percentuale maggiore ha seguito sedute da uno psicologo (31,7% contro il 27,7% degli uomini) e terapie psicologiche online (11,6% contro l'8,9%). Anche per le terapie di gruppo, le donne hanno mostrato una partecipazione maggiore, seppur molto lieve, rispetto agli uomini (7,6% contro il 5,7%).

Tuttavia, ad essere maggiormente colpiti da problemi di salute mentale sono i giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 24 anni che riportano sbalzi d'umore (72,7%), sintomi depressivi (71%) e crisi di panico (51,2%).

Nel complesso, la situazione fotografata dal rapporto Eurispes lascia trasparire le difficoltà emotive degli italiani. In particolare, gli sbalzi d'umore sono stati un'esperienza comune per il 60% della popolazione, con livelli di intensità variabili (39,7% qualche volta, 16,8% spesso, 3,6% sempre). Inoltre, sia l'insonnia (59%) che la sensazione di depressione (58,9%) sono diffuse in percentuali simili.

Questi dati fanno emergere un serio peggioramento della salute mentale degli italiani nel corso dell'ultimo anno. Circa un italiano su cinque ha fatto uso di farmaci come ansiolitici, antidepressivi, stabilizzatori dell'umore o antipsicotici per gestire i propri disturbi. Gli anziani, in particolare, hanno registrato la percentuale più alta di assunzione (22,4%), seguiti dalle donne (21,7% rispetto al 17,8% degli uomini).

Questi risultati evidenziano la necessità di un'attenzione particolare alla salute mentale della popolazione e alla disponibilità di risorse e supporto per affrontare le sfide psicologiche che hanno caratterizzato questo periodo difficile.

Qui tutti i dettagli del Rapporto Italia 2024 di Eurispes.

 

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