Risultati altamente estetici con CEREC® Primemill

CEREC Primemill, il nuovo fresatore Dentsply Sirona, ha portato i restauri dentali alla poltrona ad un livello superiore. Grazie alla sua tecnologia all'avanguardia, sarà possibile realizzare un’ampia gamma di restauri molto precisi e facili da ottenere, scegliendo tra diversi materiali quello più adatto ad ogni specifico caso. Il Dott. Josef Kunkela, DMD, PhD, odontoiatra innovativo e rinomato, fondatore dell'Accademia Kunkela nella Repubblica Ceca, esegue da 13 anni restauri chairside nel suo studio. Come tester clinico per Dentsply Sirona, ha avuto l'opportunità di valutare in modo approfondito il nuovo fresatore; di seguito è riportata una descrizione delle sue prime esperienze con CEREC Primemill basata sul caso di un paziente.

I requisiti essenziali per l'odontoiatria restaurativa digitale sono, a mio avviso, due: desidero soddisfare i miei pazienti al meglio delle mie capacità, ad esempio, realizzando restauri accurati e molto estetici, ma desidero anche mantenere il controllo completo del flusso di lavoro. Questo è esattamente ciò che CEREC mi offre da 13 anni. Non si tratta solo di passare dalla presa d'impronta convenzionale a quella digitale, ma dell'intero processo, che mi permette di lavorare in modo molto efficiente. È sotto questo aspetto che CEREC Primemill ci porta ad un nuovo livello: è una macchina semplice da utilizzare, lavora con una velocità davvero straordinaria e produce risultati di elevata qualità.

Come beta tester di CEREC Primemill ho avuto l'opportunità di seguire il processo di sviluppo. Quando questo fresatore è stato installato nel mio studio, ho subito notato la nuova interfaccia touch: a mio parere, è un'ottima caratteristica per ottenere informazioni sui cicli di fresaggio e indicazioni sullo strumento giusto da utilizzare per ogni procedura.

Il secondo punto che colpisce è che la macchina lavora in modo molto silenzioso e soprattutto rapido. CEREC Primemill richiede solo circa cinque minuti se si utilizza la modalità Super Veloce per realizzare una corona in zirconia. Dopo aver visitato il paziente e aver deciso la terapia (restauro, tonalità), l'assistente può preparare CEREC Primemill mentre io mi dedico alla preparazione dei denti da restaurare e alla presa di impronta digitale con CEREC Primescan. Il processo di produzione inizia subito dopo la progettazione del restauro, che viene eseguita da un odontotecnico nel laboratorio affiliato al mio studio; in questo modo, posso concentrarmi completamente sul paziente e sulla sua situazione dentale, rendendo così il processo più efficiente, cosa che mi sta molto a cuore.

Naturalmente, un flusso di lavoro perfetto richiede anche la giusta qualità. A che serve finire tutto nel più breve tempo possibile se il restauro non si adatta perfettamente o se il risultato estetico non è soddisfacente? Anche sotto questi aspetti CEREC Primemill offre risultati eccezionali, restituendo superfici dei materiali estremamente lisce e margini ben definiti.

Da un punto di vista clinico, gli aspetti che più mi convincono di CEREC sono l’estrema semplicità dell'intero processo di scansione, compresi la registrazione del morso e il controllo della preparazione, ed i vantaggi della scansione iniziale (ad esempio il catalogo di sorrisi naturali estetici, la possibilità di memorizzare la forma del sorriso del paziente prima del trattamento e di riprodurre il sorriso di un familiare, la possibilità di gestire una maschera gengivale a partire da un modello proposto e la creazione dell’indice per i restauri diretti). Inoltre, se si intende realizzare un restauro diretto di un margine incisale o di un angolo rotto e se si desidera utilizzare la tecnica di stratificazione, si ha il vantaggio di aver scansionato la situazione iniziale e di aver realizzato un indice in silicone a partire da un modello stampato in 3D della dentatura naturale del paziente. Dal punto di vista del paziente, la riduzione degli appuntamenti e dei restauri temporanei necessari per completare il trattamento rappresenta un grande vantaggio in termini di comodità. Infine, l'efficienza del flusso di lavoro, la riduzione del numero di appuntamenti e la possibilità di delegare diverse fasi di lavoro sono aspetti molto rilevanti per la gestione economica ed organizzativa dello studio. La mia esperienza dimostra che il sistema CEREC inizia a dare i suoi frutti già alla reception, quando l’assistente pianifica gli appuntamenti e può spiegare al paziente i vantaggi di questo metodo di trattamento.

La cosa più importante è che CEREC Primescan e CEREC Primemill lavorano insieme per creare una configurazione ottimale per l'odontoiatria restaurativa quotidiana. Il sistema CEREC è eccezionalmente versatile e ci permette di scansionare, progettare e passare liberamente dal software da laboratorio a quello alla poltrona in base alle nostre esigenze e alle necessità quotidiane relative alle diverse opzioni di materiali e flussi di lavoro. Il caso seguente lo dimostra.

Caso di studio

Una paziente di 23 anni è venuta nel mio studio e mi ha chiesto una soluzione estetica per il suo diastema; la sfida era quella di preservare il più possibile la struttura della superficie naturale. In questo caso abbiamo usato la cosiddetta Biocopy Stretch Technique: si tratta di una tecnica piuttosto semplice che utilizza l'anatomia scansionata (fondamentale per la realizzazione dei restauri) per creare una versione più grande dell'originale mantenendo la precisione anatomica. Allo stesso tempo è possibile costituire in questo modo un "catalogo" personalizzato di denti che può essere utilizzato per futuri restauri. Questa scansione iniziale offre anche la possibilità di utilizzare la maschera gengivale come riferimento per il profilo di emergenza nella progettazione di restauri anteriori.

Data la giovane età della paziente, abbiamo optato per faccette non-prep sia per i denti anteriori centrali che laterali. Abbiamo usato la scansione iniziale per fare un mockup delle faccette per avere un'idea più chiara del risultato finale del trattamento. Abbiamo inviato questa scansione tramite il Case Connect Center al nostro laboratorio dove è stata elaborata nel software inLab 19. Per modificare ulteriormente la proposta iniziale, abbiamo utilizzato la già citata Biocopy Stretch Technique. Successivamente, è stato utilizzato l'articolatore virtuale per garantire la funzionalità in tutti i movimenti della mascella (protrusivi e laterotrusivi). Il mockup è stato poi fresato in PMMA in un inLab MC X5 (Dentsply Sirona). Preferisco questo metodo agli altri perché l’elevata nitidezza dei bordi aiuta ad evitare sottosquadri e transizioni nei restauri finali, soprattutto lateralmente. Le faccette in PMMA sono state poi fissate temporaneamente con una piccola quantità di composito flowable.

Qualche giorno dopo, la paziente è tornata in studio. A seconda del grado di soddisfazione, le faccette vengono rimodellate o utilizzate direttamente come modello per il restauro finale; nel caso in oggetto, tutto si adattava perfettamente. Abbiamo quindi importato i dati dal software inLab nel software CEREC in formato dxd, sfruttando la loro integrazione. Nel software CEREC, abbiamo semplicemente cambiato l'impostazione del materiale selezionando il blocchetto di composito e poi realizzato le faccette con CEREC Primemill. Abbiamo utilizzato la modalità Fine perché è ideale per la produzione di faccette ultrasottili, cosa che ci ha permesso di ottenere un alto livello di precisione.

Per mantenere l'elevata trasparenza dei suoi denti naturali, le faccette fresate sono state leggermente tagliate sul bordo incisale e ricostruite con lo stesso materiale dei blocchi utilizzati per la fresatura. Abbiamo quindi lucidato la superficie con un sistema a due passaggi e l'abbiamo incollata con del composito sotto una diga di gomma. Il risultato mostra un'anatomia molto naturale dei denti anteriori.

Per riassumere: il sistema CEREC è eccezionalmente versatile, in quanto ci permette di eseguire liberamente scansioni, di progettare e passare da un software da laboratorio a uno chairside e quindi di fresare o molare un restauro nel fresatore CEREC Primemill, che è straordinariamente preciso e accurato. Acquisire la situazione iniziale del paziente, la posizione, la forma e la struttura della superficie per un potenziale riferimento futuro, che può servire anche come anatomia donatrice per altri pazienti, servirà sempre più spesso non solo per le protesi dentarie, ma anche per la produzione di modelli 3D e chiavi in silicone, che vengono poi utilizzati per la stratificazione dei materiali da restauro, per l’implantologia digitale o per la protesi.

Visita il sito www.dentsplysirona.com per saperne di più su Dentsply Sirona e i suoi prodotti.

 

Nella foto: Face-Scan per l'impostazione del piano occlusale e della linea mediana della paziente. 

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