Rischio di sanguinamento post-operatorio: come valutarlo
Donna sottoposta ad estrazione dentale
Il rischio di sanguinamento post-operatorio dopo un'estrazione dentale dipende da diversi fattori, tra cui la complessità dell'estrazione, la salute generale del paziente e la conformità alle istruzioni post-operatorie.

Il rischio di sanguinamento post-operatorio è essenziale da considerare, soprattutto nei pazienti che assumono terapie antiaggreganti. Proprio questa condizione è stata oggetto di una revisione e di una meta-analisi condotta presso l’Imam Abdulrahman Bin Faisal University di Dammam, Arabia Saudita. I risultati sono stati pubblicati su Oral Surgery, Oral Medicine, Oral Pathology and Oral Radiology e rappresentano una preziosa risorsa per i clinici nelle loro pratiche quotidiane.

Lo studio

Lo scopo dello studio era valutare il rischio di sanguinamento in seguito a estrazioni di minore entità in pazienti sottoposti a diverse terapie antiaggreganti (ATP). 
La ricerca è stata condotta mediante una revisione sistematica di 35 articoli, di cui 23 utilizzati per la successiva meta-analisi. Durante lo studio, i pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi: pazienti senza alcun tipo di controllo, pazienti sani sottoposti a controllo e pazienti con terapia antiaggregante in sospensione temporanea. Nella meta-analisi, gli studi sono stati ulteriormente suddivisi in: sanguinamento immediato e sanguinamento ritardato.

I risultati

I risultati della ricerca indicano che i pazienti in trattamento con monoterapia a base di aspirina non presentano un aumento significativo del rischio di sanguinamento immediato o ritardato rispetto ai soggetti di controllo sani. D’altra parte, i pazienti in monoterapia APT non aspirinica mostrano un notevole aumento del rischio di sanguinamento immediato rispetto al campione sano. Inoltre, è emerso che un rischio significativo di sanguinamento sia immediato che ritardato è riscontrabile nei pazienti sottoposti a terapia APT doppia
Da quanto emerso, l’assunzione continuata della terapia doppia con farmaci antiaggreganti piastrinici mostra un rischio maggiore di sanguinamento immediato rispetto all’interruzione dell’APT.
Tuttavia, è importante notare che questa differenza non è stata considerata statisticamente significativa nei risultati dello studio.

Conclusioni

In sintesi, l'estrazione dentale può essere eseguita in modo sicuro nei pazienti che assumono solamente aspirina come terapia antiaggregante. Tuttavia, per i pazienti in terapia APT doppia, è necessaria una più accurata valutazione del rischio di sanguinamento, sia immediato che ritardato. 
Questi risultati offrono importanti indicazioni per la gestione peri-operatoria dei pazienti in terapia antiaggregante e sottolineano l'importanza per il clinico di valutare attentamente la situazione di ciascun paziente prima di procedere. 

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