Attualmente, questi nuovi strumenti sono destinati esclusivamente ai contribuenti che rientrano nel regime degli Isa. Per i soggetti che operano nel regime forfettario, invece, il software sarà disponibile a metà luglio a causa della necessità di approvare alcune modifiche proposte nel prossimo Consiglio dei Ministri, convocato per il 20 giugno 2024.
Il software “Il tuo Isa 2024”, permetterà di calcolare non solo le pagelle fiscali, ma anche le proposte di concordato preventivo biennale per i periodi 2024 e 2025. A questo, ha fatto seguito la pubblicazione di un decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale che illustrerà nel dettaglio le metodologie per l’elaborazione e il calcolo delle proposte di concordato, concentrando l’attenzione sui redditi delle imprese e dei lavoratori autonomi, nonché sul valore della produzione netta rilevante ai fini dell’Irap.
Secondo quanto riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, l’accesso al concordato preventivo biennale (Cpb) è subordinato al rispetto di precise condizioni. I contribuenti devono verificare di non incorrere in nessuna delle cause che ne precludono il beneficio tra cui:
- Il mancato deposito della dichiarazione dei redditi: se un contribuente non ha presentato la dichiarazione relativa ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli per cui si richiede il Cpb, quando tale presentazione era obbligatoria, non potrà accedere al concordato.
- Eventuali condanne per specifici reati: se un contribuente è stato condannato per reati individuati dal decreto legislativo 10 marzo 2000 n. 74, dall’articolo 2621 del c.c., nonché dagli art. 648-bis, 648-ter e 648-ter 1 del codice penale, non potrà accedere al concordato. Anche la condanna con sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti è considerata equivalente a una condanna.
Per poter usufruire delle proposte di concordato, i contribuenti devono compilare attentamente il modello Isa relativo al periodo d’imposta 2023, includendo il nuovo quadro Cpb. Quest’ultimo è fondamentale in quanto parte integrante dei modelli per la comunicazione dei dati necessari e per il calcolo delle proposte di concordato per i periodi d’imposta 2024 e 2025. Il quadro Cpb deve essere compilato dai contribuenti che applicano gli Isa e intendono aderire alla proposta di concordato.
Inoltre, i soggetti interessati devono compilare i quadri del modello Redditi 2024 relativi ai redditi d’impresa o di lavoro autonomo e, se applicabile, all’imposta regionale sulle attività produttive. Una volta ricevute le proposte, i contribuenti avranno tempo fino al 15 ottobre per esaminarle ed eventualmente accettarle.
Nel frattempo, entro il 31 luglio, è necessario decidere come procedere con il versamento del primo acconto 2024. La strategia consigliata prevede di effettuare il primo acconto basandosi sui dati del 2023, senza aggiunte e di posticipare ogni ulteriore decisione e ricalcolo fino al secondo acconto di novembre 2024 così da evitare eventuali sanzioni.
Il primo addebito delle cifre stabilite dal concordato preventivo avverrà proprio a novembre 2024. Per quanto riguarda il calcolo basato sui dati storici, si applicheranno percentuali fisse. La maggiorazione tra il reddito concordato e quello dichiarato nel 2023 sarà del 15% per i soggetti sottoposti a pagelle fiscali e del 12% o del 4% per chi opera in regime forfettario.