Il Prof. Tomoki Maekawa, co-ricercatore presso il Center for Advanced Oral Science dell'Università di Niigata, ha sottolineato l'importanza della motivazione che ha guidato questo studio spiegando che la perdita dei denti causata da malattie parodontali e fratture, può limitare notevolmente le attività quotidiane e influire sulla qualità della vita delle persone coinvolte. Pertanto, ci si è concentrati sulla ricerca di soluzioni innovative per affrontare questi problemi, con l'obiettivo di migliorare la salute orale e generale delle persone anziane.
La proteina della matrice extracellulare Developmental Endothelial Locus-1 (DEL-1) svolge un ruolo cruciale nel ridurre l'infiammazione e favorire la riparazione dei tessuti. Tuttavia, precedenti studi condotti su topi hanno fatto emergere che la produzione di DEL-1 diminuisce progressivamente con l’avanzare dell’età, compromettendo la capacità di rigenerazione ossea negli individui anziani.
Grazie a questo nuovo studio i ricercatori hanno constatato che l'iniezione locale di una forma particolare di DEL-1 direttamente nella gengiva di topi anziani porta significativi miglioramenti nella rigenerazione ossea.
Successivamente, i ricercatori hanno somministrato macrolidi, come l'eritromicina, insieme al suo derivato non antibiotico, EM-523, a topi di 18 mesi di età e hanno monitorato i livelli di DEL-1, riscontrando il ripristino dei livelli di quest’ultima nei topi trattati e la stimolazione della rigenerazione dell'osso perduto a causa della parodontite naturale correlata all'età.
I risultati indicano che l'utilizzo dei macrolidi, in particolare del composto derivato EM-523, potrebbe rappresentare una strategia efficace per stimolare la rigenerazione ossea negli anziani. Data la natura non antibiotica di EM-523, i ricercatori ritengono che possa comportare meno reazioni avverse rispetto ai tradizionali trattamenti antibiotici. Inoltre, si ipotizza che l'uso di EM-523 possa contribuire a ridurre il rischio di sviluppare resistenza antimicrobica, rappresentando così un duplice beneficio nell'affrontare le problematiche legate alla perdita ossea e alle malattie parodontali.
Il Prof. Maekawa ha concluso sottolineando che l'utilizzo di farmaci con profili di sicurezza consolidati potrebbe accelerare lo sviluppo di un agente efficace per la rigenerazione ossea ed esprimendo la speranza che le molecole a base di macrolidi possano essere ulteriormente sviluppate e sfruttate come opzione di trattamento per la parodontite.
Quanto rilevato incoraggia a dedicarsi alla ricerca e allo sviluppo di terapie innovative volte a migliorare la salute dentale e la qualità della vita delle persone affette da problemi legati alla perdita ossea e alle malattie parodontali, offrendo così nuove prospettive terapeutiche.
Fonte: iScience/ELSEVIER