Recenti ricerche condotte dall'Università di Sheffield hanno sollevato nuove preoccupazioni riguardo le linee guida del National Institute for Health and Care Excellence (NICE), evidenziando un potenziale aumento dei casi di endocardite infettiva (IE) a seguito della riduzione dell'uso di antibiotici in profilassi per procedure dentistiche invasive.

Da quando il NICE ha introdotto la raccomandazione di limitare la profilassi antibiotica ai soli casi estremamente necessari, l'uso di antibiotici nei trattamenti odontoiatrici nel Regno Unito ha visto una significativa diminuzione. Tuttavia, secondo gli studi effettuati, questa prassi potrebbe avere contribuito ad un incremento dell'incidenza di endocardite infettiva nei pazienti a rischio che si sono sottoposti a procedure odontoiatriche quali estrazioni dentarie o chirurgia orale. 

Il Prof. Jonathan Benger, recentemente nominato Chief Medical Officer del NICE ha affermato che entro la fine dell’anno sarà effettuata una revisione delle prove disponibili riguardanti la relazione tra profilassi antibiotica e l’endocardite infettiva al fine di valutare l’aggiornamento delle linee guida in vigore.

Inoltre, secondo quanto riportato dal British Dental Journal il NICE starebbe anche istituendo un nuovo comitato per la definizione delle priorità, che avrà il compito di decidere quali linee guida aggiornare. Un aspetto fondamentale sarà determinare se è più opportuno sviluppare nuove linee guida o adottare e approvare linee guida internazionali già consolidate, come quelle della Società Europea di Cardiologia, ampiamente seguite dai cardiologi nel Regno Unito e aggiornate proprio all’inizio di quest’anno dopo 8 anni.

Il dibattito risulta essere particolarmente rilevante in un momento in cui la resistenza agli antibiotici continua ad essere una preoccupazione globale, e la scelta di prescrivere antibiotici, soprattutto in campo odontoiatrico, deve essere bilanciata con attenzione.