Preoccupazioni sull’impiego dell’IA nel monitoraggio remoto della terapia con allineatori
illustrazione digitale medico e dente
L'adozione dell'intelligenza artificiale (IA) nel monitoraggio a distanza della terapia con allineatori invisibili sta crescendo costantemente, offrendo prospettive di controllo clinico più avanzato e un'esperienza migliore per i pazienti.
Ricerca

In un recente studio condotto dai ricercatori della Harvard School of Dental Medicine negli Stati Uniti è stata effettuata una valutazione delle decisioni generate dall’intelligenza artificiale riguardo il passaggio a un allineatore successivo ed è stata misurata quella che viene definita come discrepanza di posizionamento o tracciamento. Quanto emerso solleva questioni non indifferenti riguardo la coerenza delle istruzioni nel monitoraggio remoto.
Oltre a fornire assistenza nelle decisioni relative al passaggio o meno all'allineatore successivo, la tecnologia di monitoraggio remoto è in grado di rilevare qualsiasi disallineamento tra la posizione del dente e gli allineatori stessi. 
La ricerca è stata svolta con l'obiettivo di valutare la fondatezza delle raccomandazioni del software per il passaggio all'allineatore successivo e di quantificare le discrepanze 3D che indicano un errore di adattamento dell'allineatore.

Metodo

Nello studio, un gruppo di 30 pazienti sottoposti a trattamento con allineatori trasparenti sono stati sottoposti a due scansioni effettuate utilizzando un’app di monitoraggio remoto basata su smartphone e i dati ottenuti sono stati analizzati per verificarne la coerenza. Inoltre, sono stati presi in analisi 24 pazienti che avevano completato il trattamento con allineatori trasparenti. Questi ultimi sono stati sottoposti sia a una scansione intraorale che a una scansione di monitoraggio remoto utilizzando i loro allineatori finali. Lo studio ha poi confrontato le scansioni intraorali post-trattamento con i file STL che rappresentano le posizioni dei denti previste al raggiungimento dello stadio finale di allineamento, al fine di valutare le deviazioni massime tra le posizioni attuali e quelle previste.

Risultati

La ricerca ha rilevato un tasso di compatibilità del 44,7%. È stata osservata una corrispondenza dell'83,3% nelle istruzioni fornite al paziente tra la prima e la seconda scansione, ma non c'era un completo accordo riguardo a quali denti fossero problematici o sul numero di denti con problemi di tracciamento.
Per i pazienti ai quali è stato consigliato di procedere con l'allineatore successivo tramite un manuale di istruzioni, le discrepanze massime medie osservate sono state di 1,997 mm mesio-distale, 1,901 mm bucco-linguale, 0,530 mm occluso-gengivale, 8,911° per il tipping, 7,827° per il torque e 7,049° per la rotazione. Sorprendentemente, queste discrepanze erano statisticamente simili a quelle dei pazienti a cui era stato sconsigliato di procedere, i quali hanno mostrato discrepanze di 1,771 mm, 1,808 mm, 0,606 mm, 8,673° per il tipping, 8,134° per il torque e 6,719° per la rotazione nelle stesse rispettive dimensioni.

Conclusioni

Gli autori dello studio hanno sottolineato che, nonostante i limiti della ricerca, i risultati sollevano alcune preoccupazioni legate alla coerenza delle istruzioni fornite tramite il monitoraggio remoto, poiché il livello di compatibilità rispetto agli standard del settore è risultato insufficiente. 
Inoltre, le notevoli discrepanze nella posizione dei denti osservate nei pazienti a cui sono state date istruzioni diverse sul passaggio all'allineatore successivo o meno, suggeriscono che le decisioni prese dall'intelligenza artificiale sono incoerenti con i risultati quantitativi ottenuti.

Fonte: American Journal of Orthodontics and Dentofacial Orthopedics

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