L’Accademia italiana di odontoiatria legale e forense OL-F, società scientifica riconosciuta dal Ministero della Salute, ha annunciato a luglio, sul proprio sito web, la pubblicazione di tre documenti volti a standardizzare la quantificazione del danno in ambito odontoiatrico a livello nazionale. Questi documenti trattano la valutazione delle invalidità biologiche temporanee, la durata dei restauri odontoiatrici, e un tariffario di riferimento per i risarcimenti delle principali prestazioni odontoiatriche.

Si sottolinea l'importanza dell'odontoiatra legale, definito come l'odontoiatra con specifiche competenze in materia medico-legale applicata all'odontostomatologia, quale unico professionista di riferimento per l'analisi tecnica e la valutazione legale del danno odontostomatologico di natura traumatica. Questo ruolo è rafforzato dall'articolo 2 della Legge n. 409 del 1985 e dall'articolo 15 della Legge 24/2017 (Gelli-Bianco), che evidenziano l'essenzialità dell'odontoiatra legale anche nel supporto valutativo per il medico legale nominato in casi di responsabilità professionale odontostomatologica e in situazioni di politraumi che coinvolgono l'apparato odontoiatrico insieme ad altri distretti del corpo. La figura dell'odontoiatra legale si conferma quindi centrale nella stima del danno nei casi di politraumi, integrando la valutazione dell'invalidità temporanea odontoiatrica nell'analisi complessiva delle lesioni.

Durante la presentazione del documento è stato evidenziato come le linee guida proposte offrano un orientamento per la valutazione civile dell'invalidità temporanea biologica riguardante il danno all'apparato stomatognatico. Questa valutazione si basa su una stima percentuale e sulla durata dell'invalidità, legata ai danni odontostomatologici derivanti da eventi traumatici o da azioni che implicano responsabilità professionale. L'Accademia osserva che attualmente la valutazione dell'invalidità temporanea è spesso soggetta a interpretazioni personali e manca di uniformità, a causa della scarsità di evidenze scientifiche capaci di fornire linee guida chiare. Nonostante ciò, l'invalidità temporanea rappresenta un aspetto significativo del risarcimento per danni all'apparato stomatognatico, soprattutto se paragonata alla percentuale relativamente minore di danno permanente residuo.

Il danno biologico viene definito come una lesione, temporanea o permanente, che influisce negativamente sulle capacità quotidiane del soggetto e sugli aspetti dinamico-relazionali della sua vita, a prescindere dalle possibili conseguenze sulla sua capacità di guadagno. La definizione di "temporanea" si riferisce al periodo che va dalla lesione fino al suo consolidamento, durante il quale l'invalidità viene quantificata in percentuale, in relazione alla diminuzione delle capacità del soggetto di svolgere le normali attività della vita di tutti i giorni.

Il documento prodotto dall'OL-F delinea le modalità per valutare la riduzione delle capacità quotidiane, differenziando tra invalidità temporanea totale, che corrisponde al 100% ed è tipicamente associata ai periodi di degenza ospedaliera, e le varie gradazioni di invalidità temporanea parziale (75%, 50%, e 25%). Queste ultime sono accompagnate da linee guida per facilitarne la stima. Il testo menziona inoltre la possibilità che certe lesioni possano, fin dall'inizio, costituire un danno permanente, come nel caso di danni specifici ai nervi durante interventi di chirurgia implantare, che potrebbero giustificare un riconoscimento di invalidità temporanea al 25% o al 50% per il periodo necessario al paziente per adattarsi alla nuova condizione.
Una novità significativa è l'introduzione della possibilità di quantificare una invalidità temporanea minima, con valori tra il 5% e il 10%, per i casi in cui si verifichino disagi minimi ma comprovabili, soprattutto in relazione a trattamenti ortodontici che si rivelino infruttuosi o addirittura dannosi.

Questa proposta mira a fornire un criterio obiettivo per la valutazione di situazioni meno gravi ma comunque rilevanti.

• Invalidità Temporanea Totale al 100% 
  Si verifica in circostanze odontoiatriche ristrette e specifiche che portano a una completa incapacità di svolgere le attività quotidiane elementari. Tipicamente associata a periodi di ricovero ospedaliero o a condizioni che comportano un'assoluta incapacità di agire.
   
• Invalidità Temporanea Parziale al 75% 
  Applicabile ai giorni immediatamente successivi a traumi rilevanti o interventi chirurgici odontoiatrici di ampia entità. Destinata a riflettere la significativa, ma non totale, riduzione della capacità di svolgere attività quotidiane.
   
• Invalidità Temporanea Parziale al 50% 
  Per i giorni successivi a lesioni traumatiche o a interventi di chirurgia orale standard. Considerata durante il periodo di diminuzione graduale dei sintomi post-traumatici o post-chirurgici, ovvero alle giornate successive rispetto a quelle valutate al 75% in correlazione alla graduale diminuzione della sintomatologia.
   
• Invalidità Temporanea Parziale al 25% 
  Si applica al periodo di convalescenza dopo un trauma o un intervento chirurgico odontoiatrico seguito da un decorso normale. Includibile anche per i giorni in cui si svolgono terapie odontoiatriche non chirurgiche necessarie (conservativa, endodonzia, ortodonzia, protesi).
   
• Invalidità Temporanea Minimale al 5-10% 
  Quantifica un disagio minimo ma logicamente e oggettivamente dimostrabile. Ad esempio, per trattamenti ortodontici inefficaci o dannosi a causa di pratiche scorrette.

Nel Materiale Informativo, è possibile trovare e scaricare i tre documenti messi a disposizione dall'Accademia italiana di odontoiatria legale e forense.