ENPAM: il CdA stabilisce un limite massimo ai contributi per gli Specialisti esterni
medici esaminano una radiografia

Il Consiglio di amministrazione dell'ENPAM ha preso una decisione riguardante i contributi previdenziali degli specialisti che lavorano come esterni, introducendo un limite massimo a questi contributi. Questa misura attende ancora l'approvazione dei ministeri competenti per essere attuata e si applica a medici e odontoiatri operanti in strutture affiliate al Servizio Sanitario Nazionale. 

Tradizionalmente, questi professionisti hanno versato un contributo previdenziale pari al 2% del fatturato del loro committente. Da quest'anno, è richiesto loro di versare un contributo aggiuntivo del 4%, calcolato sempre sul fatturato delle strutture committenti, ma questa volta a carico dei professionisti stessi.
Questa nuova imposizione ha sollevato preoccupazioni, soprattutto per i medici che percepiscono compensi relativamente bassi: il 4% del fatturato della struttura, calcolato sulle entrate derivanti dal SSN, può infatti risultare sproporzionato rispetto al reale compenso ricevuto dal medico.

Il Consiglio di Amministrazione dell'ente previdenziale ha stabilito che i professionisti avranno la possibilità di richiedere una limitazione nel versamento del contributo addizionale del 4%, in modo tale che tale importo non ecceda il 10% del compenso ricevuto dalla struttura sanitaria (o il 5% nel caso di professionisti pensionati).

Alberto Oliveti, presidente dell'ENPAM, ha sottolineato che, sebbene la soluzione definitiva al problema dei bassi compensi dei medici sia l'aumento di questi ultimi, nel frattempo era necessario che l'ente previdenziale intervenisse a protezione dei propri iscritti con una misura di salvaguardia.

L'implementazione del contributo aggiuntivo del 4% è stata adottata per garantire l'equilibrio del sistema previdenziale relativo agli Specialisti esterni, seguendo le indicazioni dei ministeri di supervisione e della Corte dei conti. Per i medici ancora in attività, questo contributo supplementare contribuirà all'accumulo di diritti pensionistici superiori per il futuro.
Analogamente, per i medici che continuano a esercitare attività specialistica dopo il pensionamento, tali versamenti genereranno un incremento della pensione che verrà erogato automaticamente dall'ENPAM, senza la necessità di inoltrare una specifica richiesta.
 

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