Nuove scadenze per la rottamazione quater
Interno sede Agenzia delle Entrate
Estensione dei termini per le prime rate e blocco delle procedure di recupero: ecco cosa cambia per i contribuenti

Per i contribuenti che non hanno effettuato il pagamento delle due rate con scadenze iniziali fissate al 31 ottobre e 30 novembre 2023, e che non hanno potuto beneficiare del rinvio al 18 dicembre 2023 senza l'applicazione della tolleranza di 5 giorni, è stata concessa una nuova opportunità. 

Ora, è possibile saldare le prime tre rate del piano di rottamazione delle cartelle esattoriali, la "Rottamazione quater", senza incorrere in costi aggiuntivi o perdere i benefici previsti, entro il 15 marzo 2024. Considerando la tolleranza di 5 giorni, questa scadenza si estende al 20 marzo 2024.

Inoltre, la scadenza per il pagamento della terza rata, inizialmente prevista per il 28 febbraio 2024, è stata posticipata al 15 marzo 2024, con la stessa tolleranza fino al 20 marzo 2024.
Le rate successive dovute nel 2024 dovranno essere versate rispettivamente entro il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre 2024, secondo le scadenze comunicate in precedenza.

In caso di mancato o tardivo pagamento delle rate, anche parzialmente, i contribuenti perderanno i benefici della rottamazione, e gli importi già versati saranno considerati come acconto sul debito residuo, senza estinguerlo. Ciò comporterà l'avvio da parte dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione delle procedure di recupero delle somme dovute.
È importante sottolineare che il pagamento di ciascuna rata deve essere eseguito in modo completo e puntuale, conformemente a quanto stabilito dalla legge.

Nel caso in cui, durante il periodo di proroga dei termini di pagamento, il contribuente ricevesse atti di sollecito al pagamento, come intimazioni, preavvisi di iscrizione di ipoteca o di fermo, potrà richiedere la sospensione immediata delle procedure di recupero fino al 20 marzo 2024. Questa sospensione si applica esclusivamente alle somme oggetto della rottamazione.

Fino a quando il debitore non viene escluso dalla rottamazione agevolata, è consentita anche la compensazione dei crediti d'imposta attraverso il modello F24, senza che la presenza di debiti inclusi nella rottamazione limiti questa possibilità.
Va precisato che il differimento delle scadenze è disponibile soltanto per i contribuenti che hanno presentato la domanda di rottamazione entro il 30 giugno 2023, come previsto dal Decreto Legge n. 51 del 2023, convertito con modifiche nella Legge n. 87 del 2023. Non sono previste riaperture dei termini per la presentazione delle istanze di rottamazione.

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