Innovazione nel trattamento delle lesioni dentali: la terapia LSTR
dentista indica canale radicolare su un modellino di dente

La terapia LSTR, acronimo per “Lesion Sterilization Tissue Repair”, sta emergendo come una delle soluzioni più promettenti nel settore dell’odontoiatria moderna per il trattamento delle lesioni pulpari e periapicali. Questa metodologia, fa uso di una combinazione di tre antibiotici: metonidazolo, ciprofloxacina e minociclina, per disinfezione e rigenerazione dei tessuti danneggiati. Un recente studio ha confermato non solo l’efficacia, ma anche la semplicità di questo trattamento, portando a risultati notevoli in termini di guarigione e comfort per il paziente.

 

Caratteristiche principali della terapia 

La terapia LSTR si basa sulla preparazione di una pasta antibiotica specifica, che include una miscela strategica di metronidazolo, ciprofloxacina e minociclina. Questi antibiotici lavorano in sinergia per eliminare l’infezione attiva e stabilire un ambiente favorevole alla rigenerazione dei tessuti. Il processo si distingue per la sua capacità di eliminare i batteri presenti nei canali radicolari senza ricorrere a tecniche invasive, semplificando il lavoro del clinico e riducendo il numero di sedute necessarie, un vantaggio significativo sia in termini di costi che di comfort per il paziente.

 

Vantaggi della LSTR
  • Efficienza nel trattamento: l’uso combinato dei tre antibiotici ha dimostrato di essere particolarmente efficace nella disinfezione delle lesioni periapicali, migliorando il processo di guarigione dei tessuti.
  • Minore invasività: a differenza dei trattamenti endodontici tradizionali, la LSTR riduce la necessità di interventi meccanici pesanti, facilitando un recupero più rapido e meno doloroso.
  • Prevenzione delle recidive: grazie alla profonda sterilizzazione delle aree infette, si riduce notevolmente il rischio di recidive o complicazioni future.

 

Scenari di applicazione e limitazioni

Mentre la LSTR offre numerosi benefici, è cruciale per gli odontoiatri valutare ogni caso specifico per determinare l’adeguatezza del trattamento. Questo metodo è particolarmente indicato per i bambini non collaborativi, per i casi di denti gravemente cariati dove trattamenti più invasivi potrebbero non essere ideali o situazioni più complesse come, riassorbimento radicolare esteso, perdita ossea e mobilità grave. Tuttavia, ci sono situazioni in cui la LSTR potrebbe non essere raccomandata, come nei casi di perforazioni del pavimento pulpare, nei denti primari vicini alla caduta naturale o nei pazienti allergici agli antibiotici utilizzati.

 

Conclusioni

Dalle evidenze, la terapia LSTR rappresenta un passo significativo verso trattamenti dentali meno invasivi e più orientati al comfort del paziente. Man mano che la ricerca continuerà ad evolvere è probabile che l’adozione di questo metodo sarà sempre più ampia, con miglioramenti continui nelle formulazioni e nelle tecniche di applicazione. È essenziale che i professionisti del settore rimangano aggiornati sulle ultime ricerche e gli ultimi sviluppi per poter offrire le migliori cure possibili ai loro pazienti.
 

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