Infiammazione della mucosa orale: riformuliamo l’approccio grazie ai nuovi trattamenti
Dr. Gregorio Tortora

A Cura della Redazione di Infodent

 

Intervista al Dr. Gregorio Tortora

 

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Nella sua attività clinica quanto risultano ricorrenti le condizioni infiammatorie della mucosa orale caratterizzate da dolore, infiammazione, sanguinamento?

Credo che non passi giorno nel quale io non veda almeno un paziente affetto da gengivite. È una situazione ricorrente, anche nei pazienti con la miglior predisposizione alla pulizia. Ci sono poi i pazienti che si procurano lesioni per sbaglio o hanno afte in conseguenza di trattamenti ortodontici. Non è un mistero, in Europa e nel Nord America sono stati riportati tassi di prevalenza della gengivite che oscillano dal 70% al 95% negli adulti, in pratica quasi tutti i nostri pazienti sono affetti da gengivite. Inoltre, la prevalenza della malattia parodontale in Italia si aggira attorno al 60%. Non c’è da stupirsi quindi se queste condizioni vengono quasi considerate “tristemente normali”.


Da cosa sono causate queste condizioni?

La gengivite riconosce un’eziologia multifattoriale soprattutto batterica con l’interazione di tre cofattori principali: suscettibilità dell’ospite, fattori ambientali e comportamentali. Rimuovendo il fattore batterico, cioè rimuovendo la placca muco-batterica, la patologia è completamente reversibile. 
In ogni modo l’infiammazione non deve essere considerata sempre come fattore negativo, anzi rappresenta un meccanismo tipico dell’immunità innata, che si instaura in presenza di patogeni o di danno tissutale. È solo grazie a questa reazione che si possono riparare le lesioni e ristabilire l’omeostasi dell’organismo. Per quanta riguarda invece le altre condizioni cliniche le possiamo ricondurre a traumi, patologie sistemiche come quelle di tipologia bollosa o legate a certi tipi di farmaci.


Che tipo di trattamenti sono a disposizione?

L’infiammazione che noi dobbiamo combattere è quella mediata dalla placca mucobatterica e dobbiamo utilizzare dei presidi che non alterino completamente il microbiota orale. 
Quindi per prevenire la malattia infiammatoria, indotta dalla placca sopragengivale, si ricorre a mezzi meccanici di uso comune, spazzolini, filo interdentale o scovolino cooadiuvati da quelli chimici, i collutori
I componenti che costituiscono questi ultimi sono svariati e ovviamente tutti con effetti diversi. Ad ogni paziente è buon uso prescrivere il migliore in relazione alla clinica, quindi se ci sarà bisogno di un antisettico prescriveremo la clorexidina, se vogliamo occuparci della profilassi useremo dei fluoruri e ovviamente ci dirigeremo su principi specifici se necessitiamo di un effetto antinfiammatorio. Al giorno d’oggi possiamo anche contare sull’azione sbiancante di quelli a base di perossido di idrogeno e a ottimi composti con acido ialuronico che sono in grado di velocizzare la riparazione tissutale come Euclorina® Gengive.


In cosa si distingue la formulazione di Euclorina® Gengive?

Parliamo di IaluvanceTM Complex che è una combinazione brevettata di 3 componenti attivi: 

  • Perossido di idrogeno più banalmente conosciuto come acqua ossigenata, che dona al complesso una spiccata azione antibatterica, antivirale e antimicrobica. Penso sia abbastanza recente il ricordo di come in Pandemia da SARS-CoV2 il Ministero della Salute consigliava uno sciacquo con l’acqua ossigenata prima delle procedure odontoiatriche.  
  • L’acido Ialuronico che è fondamentale in tutte le fasi della riparazione dei tessuti 
  • La glicina che è in grado di accelerare la riparazione della barriera epidermica. 

Queste molecole lavorano in sinergia per creare una barriera altamente protettiva e filmogena che però non altera il microbiota orale. Se usassi la clorexidina per mesi, oltre a notare una pigmentazione sui denti, potrei riscontrare un’alterazione della flora orale con proliferazione della Candida Albicans. IaluvanceTM Complex invece è attivo anche contro questo fungo.


Quindi, ci può indicare i motivi principali per scegliere Euclorina Gengive?

Versatilità. Lo trovo utile in molteplici situazioni. Dona immediato sollievo dal dolore, cosa che ho potuto riscontrare personalmente recentemente dopo aver avuto una ulcera traumatica. Riduce il sanguinamento sempre grazie all’acqua ossigenata che da anni siamo abituati ad usare anche come emostatico. Contrasta efficacemente l’insorgenza della placca e per ultimo previene le infezioni. 
Lo prescrivo ormai di routine e con utilizzo prolungato per i miei pazienti ortodontici. Da non sottovalutare l’effetto schiumogeno dell’acqua ossigenata che aiuta i pazienti portatori di espansore palatale o di terapia multibrackets a rimuovere anche quei residui più difficoltosi. 
Stesso concetto vale per la detersione delle ferite chirurgiche, oltre alla glicina e all’acido ialuronico che permettono una rapidissima guarigione.  
Concludo dicendo che finalmente ho trovato un collutorio utile e senza un sapore metallico sgradevole. 

 


Dr. Gregorio Tortora

Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria con lode e menzione presso l'Università di Napoli "Federico II", specializzato in Ortognatodonzia con lode presso l’Università di Milano. Tutor clinico presso l'Università Vita Salute "San Raffaele" di Milano e collabora come ortodontista presso diversi Studi Dentistici in tutta Italia.  
 

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