Il ruolo della nicotina e della cotinina nella salute orale
ragazza con fumo di sigaretta
Il fumo è riconosciuto come uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo e la progressione della parodontite, una malattia cronica e infiammatoria che coinvolge i tessuti di supporto del dente.

Studi precedenti hanno utilizzato indicatori convenzionali, come il numero di sigarette giornaliere (NCC), gli anni-pacchetto (PY) e il Fagerström Test for Nicotine Dependence (FTND), per valutare l'esposizione al fumo e la dipendenza da nicotina. Tuttavia, mancava un'analisi diretta della correlazione tra la concentrazione di nicotina e cotinina nei tessuti gengivali e questi biomarcatori tradizionali.

Un recente studio pilota, ha affrontato questa lacuna sviluppando una metodologia innovativa per l'estrazione quantitativa di nicotina e cotinina dai tessuti gengivali. Gli obiettivi principali dello studio erano due: validare un metodo preciso per la quantificazione di questi composti e analizzarne l'associazione con indicatori convenzionali di dipendenza da fumo.

 

Metodologia

Lo studio ha coinvolto 14 pazienti fumatori sottoposti a interventi odontoiatrici presso l'Università di Liegi. Sono stati raccolti campioni di saliva e tessuto gengivale per l'analisi tossicologica. Dopo la digestione enzimatica con subtilisina, i campioni sono stati analizzati mediante cromatografia liquida ad alte prestazioni accoppiata alla spettrometria di massa (UPLC-MS/MS). L'esposizione al fumo è stata valutata utilizzando gli indicatori NCC, PY e FTND.

 

Risultati principali

Quantificazione dei biomarcatori: la concentrazione media di nicotina nei campioni gengivali era di 0,384 ng/mg, mentre quella di cotinina era di 0,280 ng/mg. Entrambi i composti sono stati rilevati con successo nella maggior parte dei campioni.

Associazioni statistiche: la cotinina gengivale è risultata fortemente correlata ai punteggi FTND (p = 0,0072, r² = 0,60), suggerendo che la dipendenza sistemica da nicotina influenza la sua distribuzione nei tessuti orali.

La nicotina gengivale mostrava associazioni significative con NCC (p = 0,032, r² = 0,55), PY (p = 0,0011, r² = 0,76) e FTND (p = 0,016, r² = 0,60).

Livelli di nicotina e cotinina nella saliva erano anch'essi associati a NCC e PY, ma con una correlazione meno marcata rispetto ai tessuti gengivali.

 

Discussione e implicazioni cliniche

Questi risultati sottolineano l'importanza della cotinina gengivale come biomarcatore più stabile rispetto alla nicotina, grazie alla sua maggiore emivita. La correlazione tra FTND e cotinina nei tessuti gengivali suggerisce un legame diretto tra dipendenza da nicotina e tossicità locale, che può influire negativamente sul comportamento cellulare, come migrazione e proliferazione dei fibroblasti gengivali, accelerando la progressione della parodontite.

Per i professionisti del settore odontoiatrico, questo studio evidenzia la necessità di considerare i biomarcatori tessutali nelle valutazioni cliniche dei pazienti fumatori. L'FTND emerge come un indicatore rilevante non solo per la dipendenza sistemica, ma anche per gli effetti locali nei tessuti orali.

 

Conclusioni

Lo studio ha dimostrato la fattibilità di un metodo quantitativo per l'estrazione di nicotina e cotinina dai tessuti gengivali, aprendo nuove prospettive per la ricerca in parodontologia. Tuttavia, sono necessari studi più ampi per confermare questi risultati e approfondire la relazione tra esposizione al tabacco, biomarcatori tessutali e salute parodontale.

L'integrazione dei risultati di questo studio nella pratica clinica può migliorare la comprensione del ruolo del fumo nella progressione delle malattie parodontali, offrendo strumenti più precisi per il monitoraggio e la gestione dei pazienti fumatori.

Leggi lo studio completo.

 

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