Fattura elettronica: nuova proroga del divieto per medici e odontoiatri
tavolo di lavoro del governo
Arriva una nuova proroga del divieto di emettere fattura elettronica per i medici e odontoiatri: l'esclusione delle prestazioni sanitarie viene estesa per un altro anno

Dopo un vano tentativo di inserimento nel testo di conversione in legge del Decreto Proroghe, la novità trova spazio nella bozza del Decreto Milleproroghe, all’ordine del giorno della riunione del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre.

Nonostante il primo tentativo non sia andato in porto, il messaggio era arrivato chiaro: il terreno era pronto per l’esclusione dal campo di applicazione della fattura elettronica delle prestazioni sanitarie per un altro anno.
Dal 2019 si sarebbero dovute adottare soluzioni per trovare un punto di equilibrio tra le esigenze imposte dalla digitalizzazione e il rispetto della privacy: ma il decreto attuativo con le semplificazioni e le regole specifiche, previsto dalla Legge di Bilancio approvata cinque anni fa, non è mai arrivato.
 

Verso un altro anno di divieto per i medici

Alla vigilia dell’introduzione delle e-fatture ad ampio raggio, dal 1° gennaio 2019, l’esonero previsto in principio è diventato un vero e proprio divieto per il settore della sanità e al Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero della Salute, è stato affidato il compito di acquisire il parere del Garante della protezione dei dati personali e di individuare regole specifiche per portare anche gli operatori sanitari nel campo della fatturazione elettronica. Dopo 5 anni il provvedimento non è stato ancora approvato e i rimandi sono ormai diventate una tradizione di fine anno. 

Con le disposizioni contenute nella bozza del Decreto Milleproroghe, si riscrive ancora una volta il testo dell’articolo 10 bis del Decreto Fiscale del 2019, aggiungendo anche il 2024 alla lista degli anni oggetto di esclusione:

Per i periodi d’imposta 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023 i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, ai sensi dell’articolo 3, commi 3 e 4, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175, e dei relativi decreti del Ministro dell’economia e delle finanze, non possono emettere fatture elettroniche ai sensi delle disposizioni di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare al Sistema tessera sanitaria”.

Per avere un quadro generale delle regole che i medici e gli operatori sanitari sono chiamati a rispettare, bisogna considerare anche le precisazioni contenute nell’articolo 9 bis del decreto-legge del n. 135 del 2018: il divieto di fatturazione elettronica vale anche anche per i “soggetti che non sono tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, con riferimento alle fatture relative alle prestazioni sanitarie effettuate nei confronti delle persone fisiche”.
Il Decreto Milleproroghe così come formulato, prevede che anche nel 2024 i medici e tutti coloro che operano nel settore dovranno emettere le fatture in modalità cartacea facendo, in seguito, transitare i dati dal Sistema TS.

La stessa regola vale anche per i documenti misti che contengono voci di spesa diverse.
 

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