Decreto PNRR: il provvedimento è legge
Senato
Via libera del Senato al Decreto PNRR, ecco cosa cambia per la sanità.

Con 95 voti favorevoli, 68 contrari e un solo astenuto il Decreto PNRR, già approvato alla Camera lo scorso 18 aprile, è stato approvato anche dal Senato diventando legge.

Tra le principali misure che riguardano la sanità vi è il dirottamento di circa 1,2 mld per l’ammodernamento delle strutture ospedaliere dal Piano nazionale complementare ai fondi per l’edilizia sanitaria e l’opposizione al green pass promosso dall’Oms. 

Il testo tutela le graduatorie di chi ha sostenuto il test di accesso ai corsi di Medicina e Odontoiatria per l’anno accademico 2023/2024 e conferma la possibilità di superare il limite del 50% della spesa sostenuta nel 2009 per le assunzioni di medici e professionisti sanitari e sociosanitari con contratti a tempo determinato. Inoltre, vengono indicati nuovi criteri per le assunzioni a tempo indeterminato negli enti del SSN e per la valorizzazione del personale, modificati i limiti di assunzione per le Aziende ospedaliero universitarie e superata la necessità di una consultazione preventiva del GDPR per l’avvio di progetti di ricerca sanitaria. 

Nel dettaglio, l’art. 8 – Misure per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni titolari delle misure del PNRR e dei soggetti attuatori, riporta che: “Al fine del recupero delle liste d’attesa e per valorizzare le professionalità, gli enti del Ssn fino al 31 dicembre del 2025 possono assumere a tempo indeterminato, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale, il personale del ruolo sanitario e del ruolo sociosanitario, anche qualora non più in servizio, che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali e che abbiano maturato al 31 dicembre 2023 alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2024, secondo criteri di priorità definiti da ciascuna regione”.

L’art. 18 – Disposizioni urgenti in materia di formazione superiore e ricerca, recita: “ Nelle more delle revisione dei meccanismi di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria, i candidati che hanno sostenuto la prova di ammissione a tali corsi ai fini dell'immatricolazione nell'anno accademico 2023/2024 senza presentare istanza di inserimento nelle relative graduatorie “possono presentare istanza per l'inserimento nella graduatoria nazionale per l'iscrizione ai predetti corsi nell'anno accademico 2024/2025, senza necessità di ripetere la relativa prova di ammissione”.

Inoltre, l’art. 44-ter - Modifiche all’articolo 9 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, in materia di personale degli enti del Servizio sanitario nazionale, riporta:  “Si va a superare il limite ad oggi vigente, pari al 50% della spesa sostenuta nel 2009, per assumere medici e professionisti sanitari e sociosanitari con contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, ovvero mediante convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nonché nelle ipotesi di reclutamento di personale mediante contratti di formazione lavoro, o altri rapporti formativi, o con contratti di somministrazione di lavoro”. 

Infine l’art. 44-quater - Modifiche all'articolo 1, comma 548-bis, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, in materia di contratti di lavoro a tempo determinato per l’assunzione di medici, medici veterinari, odontoiatri, biologi, chimici, farmacisti, fisici e psicologi specializzandi, nonché all’articolo 12, comma 2, del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2023, n. 56, in materia di incarichi libero-professionali dei medici in formazione specialistica, indica che: “le aziende e gli enti del SSN, nonché le strutture sanitarie private accreditate, appartenenti alla rete formativa, nei limiti delle proprie disponibilità di bilancio e nei limiti di spesa per il personale previsti dalla disciplina vigente, potranno procedere, fino al 31 dicembre 2026, all'assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato con orario a tempo parziale in ragione delle esigenze formative, di coloro che sono utilmente collocati nella graduatoria separata. […]".

Qui il testo completo del disegno di legge.

 

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