I rischi del cattivo smaltimento dei farmaci per la salute e l'ambiente
bidone dell'immondizia con farmaci che fuoriescono
Solo 1 italiano su 2 sa come smaltire correttamente i farmaci scaduti, ma il 70% continua a farlo in modo errato, causando gravi rischi per la salute umana, animale e ambientale. Le conseguenze includono tossicità nelle acque e nei terreni, resistenza agli antibiotici e batterica.

Dal 2015, il programma europeo Eco-Pharmaco Stewardship (EPS) promuove una gestione sostenibile dei farmaci, dal loro uso allo smaltimento. Nel rapporto 2022 dell’AIFA sono stati analizzati 90 principi attivi con elevata tossicità ambientale, rivelando che farmaci comuni come gli antinfiammatori e gli antibiotici contribuiscono alla contaminazione ambientale. Lo smaltimento scorretto tramite i servizi igienici o la pattumiera porta alla contaminazione di suolo, fiumi e mari, danneggiando piante e animali e favorendo la diffusione di batteri resistenti. 

Il ciclo di smaltimento dei farmaci è regolato da normative che coinvolgono cittadini, farmacie e aziende specializzate nel trattamento dei rifiuti speciali. Federfarma ha siglato accordi per gestire i resi medicinali, ma pochi cittadini utilizzano correttamente i contenitori appositi. È essenziale separare blister, scatole e foglietti illustrativi, smaltendo i farmaci nei contenitori presso le farmacie o le isole ecologiche. 

Lo smaltimento scorretto degli antibiotici aumenta il rischio di contaminazione e selezione di ceppi batterici resistenti, una minaccia per la salute globale. Federfarma, impegnata nella lotta alla resistenza antimicrobica, sensibilizza i cittadini sull'uso e smaltimento corretto degli antibiotici, con iniziative come il test “Point of Care”. 

Per lo smaltimento casalingo corretto, blister e flaconi vanno gettati negli appositi contenitori. Federfarma ha partecipato al progetto "Recupera e Respira", una campagna europea per educare al recupero degli inalatori esauriti, smaltiti in termovalorizzatori a 1100°, riducendo l’impatto ambientale. 

Rispettare la data di scadenza dei farmaci è fondamentale per garantire la loro efficacia e sicurezza. Dopo la scadenza, i farmaci possono degradarsi, diventando inefficaci o dannosi. La stabilità dipende dalla formulazione e dalle modalità di conservazione: i farmaci liquidi sono più suscettibili al degrado, mentre le compresse sono più durevoli.

Immagine generata con AI

 

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