Verso una Sanità Sostenibile: le sfide in Italia
mappamondo con alberi e stetoscopio
Il VII rapporto del 2024 "I numeri del Green Public Procurement in Italia" redatto dall’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi fornisce un aggiornamento critico.

L'ambizione di trasformare le strutture sanitarie in entità sostenibili è una priorità crescente in Italia, come evidenziato dall'introduzione del Green Public Procurement (GPP) e dei Criteri Ambientali Minimi (CAM). Questi strumenti, implementati per promuovere acquisti pubblici responsabili, mirano a minimizzare l'impatto ambientale e sociale del settore sanitario, ancora lontano, tuttavia, da una piena realizzazione.

 
Il quadro attuale 

Il VII rapporto del 2024 "I numeri del Green Public Procurement in Italia" redatto dall’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi fornisce un aggiornamento critico. Presentato al Forum Compraverde Buygreen 2024 a Roma, il rapporto mostra che, ad otto anni dall'introduzione dei CAM, la performance complessiva delle amministrazioni pubbliche italiane è al 62%. In particolare, le ASL (Aziende Sanitarie Locali) registrano un indice di performance che stenta a decollare, segnalando un’applicazione del GPP solo marginale. Su un campione di 126 amministrazioni pubbliche (tra cui 41 ASL), l’indice medio di performance nel 2023 è stato, infatti, del 62%, con un massimo del 79% raggiunto dai Comuni metropolitani e un minimo del 56% toccato dagli enti gestori di aree protette.

 
Ostacoli e raccomandazioni

Il rapporto individua diversi ostacoli che impediscono un'efficace implementazione del GPP, tra cui la difficoltà nella stesura dei bandi di gara, la mancanza di un’adeguata formazione e la carenza di imprese con requisiti idonei.

Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, ha criticato la lentezza degli acquisti verdi e identificato i punti di debolezza su cui intervenire per rendere il GPP uno strumento strutturale, primo fra tutti la promozione di un sistema di acquisti ambientalmente e socialmente preferibili che possa davvero generare un miglioramento in termini ambientali e di diffusione di tecnologie verdi. 

Silvano Falocco, direttore di Fondazione Ecosistemi, ha sottolineato la necessità di porre in essere tre azioni chiave: istituire figure dedicate al GPP in ogni pubblica amministrazione, l'avvio di un programma nazionale di formazione per le PA e la creazione di una Task Force nazionale per verificare il rispetto dei diritti umani e sociali nelle filiere produttive.

 
Il futuro degli ospedali "green"

L'approccio One Health, come suggerito da Matteo Nevi, direttore generale di Assosistema Confindustria, è ideale per raggiungere obiettivi green e rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Questo perché il settore della sanità è uno dei responsabili della crisi climatica con il 5,2% di emissioni di gas serra. Senza azioni mirate, queste emissioni potrebbero triplicare entro il 2050. 

Gli ospedali del futuro, come indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, dovranno essere sostenibili non solo a livello ecologico, ma anche sociale ed economico, includendo il ciclo di vita completo delle strutture.


Conclusioni

Sebbene il cammino verso una sanità sostenibile in Italia presenti molte sfide, l'adozione del GPP e dei CAM rivela un impegno crescente verso la riduzione dell'impatto ambientale del settore. È fondamentale che le amministrazioni pubbliche accelerino il passo, implementando misure efficaci e fornendo le risorse necessarie per garantire una transizione completa verso pratiche di acquisto sostenibili e responsabili. La strada è ancora lunga, ma l'impegno collettivo può portare a cambiamenti significativi per la salute del pianeta e dei suoi abitanti.
 

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