Scuola e salute: solo 3 scuole su 5 hanno aderito al programma Oms
bambini in classe durante una lezione
Presentato il Report della Fondazione Gimbe "Scuole che promuovono salute: status di attuazione in Italia del programma dell'Organizzazione mondiale della sanità".

In Italia, l'idea che la scuola debba essere un luogo in cui si promuove attivamente la salute e il benessere degli studenti è supportata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Tuttavia, secondo il Report della Fondazione GimbeScuole che promuovono salute: status di attuazione in Italia del programma dell’Organizzazione mondiale della sanità”, solo il 61,9% delle scuole italiane ha aderito al programma dell'Oms. 

Inoltre, la mancanza di un piano specifico per il sostegno e la promozione della salute e del benessere degli studenti in un quarto delle scuole che hanno aderito è un ulteriore dato allarmante. Come sottolineato dal presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellottaè essenziale che tutte le scuole sviluppino e implementino piani completi e ricevano il supporto necessario per creare ambienti di apprendimento sicuri e sostenibili”, solo in questo modo si può garantire un futuro migliore e più sano agli studenti.

L'indagine ha coinvolto un totale di 493 scuole italiane, provenienti da 20 regioni e 101 province. Questo campione è rappresentativo a livello nazionale, con un margine di errore del ±4,4%. Tra le 493 scuole che hanno risposto, la maggioranza, pari al 51,7%, sono istituti comprensivi, seguiti dalle scuole secondarie di secondo grado che costituiscono il 40,6% del campione. Le direzioni didattiche rappresentano il 4,7%, mentre le scuole secondarie di primo grado costituiscono il 3% del totale.

In quasi il 40% delle scuole, non è prevista alcuna formazione del personale né supporto all'alfabetizzazione sanitaria. “L’assenza di investimenti per la formazione del personale scolastico sui temi dell’alfabetizzazione sanitaria - sottolinea Cartabellotta - rappresentano un ostacolo rilevante per l'implementazione delle politiche di promozione della salute".

La ricerca evidenzia, inoltre, che solo il 60,8% degli istituti monitora regolarmente l'attuazione del programma scolastico volto a sostenere la salute e il benessere. Tra i temi più trattati, ci sono argomenti cruciali come la prevenzione della violenza, del bullismo e del cyberbullismo, l'educazione alimentare, l'educazione fisica e le life skills, affrontati da oltre il 70% delle scuole coinvolte nella ricerca. Inoltre, in due scuole su tre viene approfondita anche la dipendenza da internet e videogiochi.

Tuttavia, alcuni temi rilevanti come la salute mentale e la prevenzione delle malattie infettive e la cura della salute orale sono trattati in meno di un istituto su cinque.

Tra gli istituti che aderiscono al programma il 59% coinvolge attivamente studenti e familiari. Sebbene questo dato sia positivo, lascia emergere che in due scuole su cinque l'attuazione del programma avviene in modo unidirezionale, senza coinvolgimento attivo di famiglie e studenti fondamentale per garantire il successo del programma. La partecipazione delle famiglie può facilitare la trasmissione dei valori e delle buone pratiche tra scuola e famiglia, creando un ambiente coeso di supporto alla salute e al benessere generale.

Alla luce dei risultati del Report emerge chiaramente la necessità sia di massimizzare l'implementazione del programma "Scuole che promuovono salute", sia di iniziative specifiche che supportino le scuole italiane nella promozione della salute e nell’utilizzo dei servizi sanitari.  Solo così possiamo garantire un futuro più sano e prospero per le nuove generazioni.

 

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