Questa riforma, proposta dal Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, è stata attuata in risposta alla legge 9 agosto 2023, n. 111 e mira a una revisione complessiva del sistema di tassazione del reddito delle persone fisiche.

Il decreto ha come obiettivo principale garantire il rispetto del principio di progressività dell'IRPEF, spostandosi gradualmente verso un sistema con un'unica aliquota d'imposta. Questo sarà realizzato attraverso una revisione delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta e delle detrazioni dall’imposta lorda. Inoltre, si punta a garantire un'equità orizzontale, assicurando la stessa no tax area e lo stesso onere fiscale per tutte le tipologie di reddito prodotto.

Dettagli della Riforma

Per il 2024, la riforma prevede una semplificazione degli scaglioni di reddito, riducendoli a tre:

• 23% per i redditi fino a 28.000 euro.
• 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro.
• 43% per i redditi che superano 50.000 euro.

Inoltre, la detrazione per i titolari di redditi da lavoro dipendente (esclusi i redditi da pensione) e di alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro sarà aumentata da 1.880 a 1.955 euro. Questo innalzamento estende la soglia di no tax area fino a 8.500 euro per i redditi da lavoro dipendente, parificandola a quella già in vigore per i pensionati.

Una delle modifiche più significative riguarda lo scaglione di reddito tra i 15.001 e i 28.000 euro, che ora sarà tassato con un'unica aliquota del 23%. Questo è il risultato dell'accorpamento dei primi due scaglioni in uno, con un limite superiore fissato a 28.000 euro.

La riforma IRPEF 2024 è un tentativo verso la semplificazione e l'equità del sistema fiscale italiano. Con l'introduzione di nuovi scaglioni e aliquote, si cercherà di garantire una tassazione più equa e progressiva per tutti i cittadini.