Resistenza antimicrobica: analisi della flora orale
test microbico con colonie batteriche
La resistenza agli antimicrobici (AMR) rappresenta una sfida sanitaria globale di crescente importanza, con un impatto maggiore su scala mondiale rispetto ad AIDS o malaria, causando circa 1,2 milioni di decessi all'anno

Un recente studio, pubblicato su Annals of Clinical Microbiology and Antimicrobials, ha portato alla luce nuove conoscenze sul resistoma e la resistenza fenotipica del microbiota del biofilm orale. Questa ricerca ha analizzato tre gruppi di individui: sani (H), con carie attiva (C) e con malattia parodontale (P), per studiare la resistenza agli antibiotici e i suoi meccanismi di diffusione.

Il cavo orale, colonizzato da circa 1.000 specie microbiche diverse, rappresenta un importante serbatoio di geni di resistenza agli antibiotici (ARG). Le cellule microbiche organizzate in biofilm facilitano il trasferimento genico orizzontale, specialmente quando l’equilibrio del microbiota viene alterato da fattori ambientali, potendo così sviluppare patologie orali come carie e parodontite.

Nel contesto della resistenza agli antimicrobici, sono state rilevate differenze significative nel microbiota orale tra individui sani (H), con carie attiva (C) e con parodontite cronica (P). 
In particolare, i generi Porphyromonas, Tannerella, Prevotella, Treponema e Fusobacterium erano più abbondanti in P, mentre in H prevalevano il phylum Proteobacteria e il genere Neisseria. Tra le specie, P. gingivalis e altri batteri specifici erano significativamente più presenti in P rispetto a H e C.

L'analisi metagenomica ha evidenziato un'alta prevalenza di geni di resistenza agli antibiotici (ARG) in tutti e tre i gruppi. Questi geni conferivano resistenza principalmente agli antibiotici che agiscono sulla biosintesi proteica e sulla parete cellulare, includendo macrolidi, fluorochinoloni e ampicillina. I geni più comuni in H e C erano mefA, msrD, cfxA, ermF, ermB, tetM e tetQ, mentre in P spiccavano pgpB, tetQ, cfxA, tet32, mefA e msrD. La resistenza alla tetraciclina, in particolare il gene tetM, era prevalente, così come i geni legati all'eritromicina.
Significativamente, in P c'era una minore varietà di ARG rispetto agli altri gruppi, attribuita alla diversità e composizione microbica ridotte associate alla parodontite. In particolare, pgpB, un gene di resistenza in P. gingivalis, era molto più diffuso in P, sottolineando come differenti condizioni orali possano influenzare la prevalenza e la tipologia di resistenza antimicrobica.

I risultati indicano che il microbiota orale, con la sua diversità di ARG, potrebbe fungere da serbatoio per la resistenza agli antibiotici e contribuire alla loro diffusione. Inoltre, è stato osservato che i batteri orali possono trasferirsi ad altri distretti corporei o al microbioma intestinale, aumentando il rischio di diffusione della resistenza.
Lo studio, quindi, evidenzia l’importanza di un uso prudente degli antimicrobici in odontoiatria e la necessità di ulteriori ricerche per comprendere meglio il potenziale trasferimento genico orizzontale e la diffusione della resistenza attraverso i batteri orali. La comprensione di questi meccanismi è fondamentale per combattere efficacemente l’AMR e proteggere la salute pubblica.

 

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Fonte: BioMed Central

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