L’Italia che riparte: solo il mondo dei congressi e degli eventi rimane “closed”

Il DPCM 17 maggio 2020 lo ripete in più punti, nonostante le aperture concesse invece a tutti gli altri settori, pur con tutte le raccomandazioni di sicurezza e igiene.

Proprio il turismo che ha maggiori ricadute sul territorio, in termini economici e di occupazione (impatto diretto sul PIL di 36,2 miliardi, 569mila addetti tra diretti e indiretti*) è bloccato a data indefinita.

 

E, se la data è indefinita, non si può attivare la comunicazione di una ripartenza.

Un Paese che esclude dalle possibili riaperture il settore del turismo per sua natura più organizzato e, quindi, capace di rispettare e far rispettare regole e comportamenti, è inconsapevole del drammatico danno che sta creando, economico, d’immagine e, quindi, di nuovo economico.

 

I congressi e gli eventi sono i “prodotti” del turismo business, con una profonda connessione, soprattutto nel nostro Paese, con il settore della cultura e di tutte le altre eccellenze del Made in Italy.

Bloccarli toglie voce anche a quelle eccellenze, toglie energia alla promozione delle destinazioni turistiche e stacca la spina alla capacità di innovazione e agli scambi commerciali dell’Italia con l’estero.

 

Per effetto di questa inspiegabile esclusione, anche le Regioni non hanno potuto includere nelle linee di indirizzo scaturite dalla Conferenza dello scorso 16 maggio i protocolli applicabili al settore, pur essendo già noti e diffusi (i protocolli aggiornati QUI >).

Allo stato attuale delle cose, sempre confidando che la sostanziale “riapertura del Paese” consentita in questi giorni non faccia riaccrescere la pandemia, non è ammissibile che il settore resti “chiuso per legge sino a data da destinarsi”.

 

Federcongressi chiede pertanto:

  • al Governo, un’immediata riedizione correttiva del DPCM che elimini tutti i passaggi che escludono la riapertura del settore
  • alle Regioni e alle Amministrazioni locali, una forte azione di pushing al Governo perché provveda in tal senso, consapevoli della valenza sociale del turismo e di questo suo settore in particolare.

 

L’obiettivo è che anche i congressi e gli eventi, e tutta la filiera connessa con tale settore del turismo, possano essere di nuovo promossi o calendarizzati o svolgersi a partire dalla prima settimana di giugno 2020.

 

Fonte: Federcongressi&Eventi

 

*2017 Global Economic Significance of Business Events; Event Industry Council, Oxford Economics.

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