Una nuova sfida: accorciare le distanze con il digitale
L’adozione in crescita di canali digitali (+28%) e l’aumento dell’uso dei canali digitali (+119%) hanno individuato nuove opportunità di miglioramento dell’attività dello studio. Il connubio tra la possibile trasformazione digitale e la volontà di incentrare questo rinnovamento attorno al paziente genera un nuovo modo di vedere le attività extra-cliniche di uno studio: la Digital Patient Experience.
Il COVID-19 e la pandemia che ne è derivata hanno imposto una conversazione sul digitale e l’utilizzo che se ne fa in diversi campi, tra cui quello medico-odontoiatra. Il digitale non è solo efficiente, bensì incide sulle fortune economiche della propria attività. Secondo le rilevazioni dell’Istat, più di un terzo (36,2%) del fatturato delle aziende italiane nell’ultimo anno proviene dai canali digitali.
La domanda giunge spontanea: come perseguire questa transizione digitale? Approcciare le migliorie tecnologiche con mentalità aperta è la via giusta, come dimostra chi è stato in grado di trasformare questo scenario, incerto e sfuggente, in una straordinaria opportunità per la propria attività.
La tecnologia al servizio del paziente
Non è solo una questione legata alle misure implementate dallo studio, bensì anche a come sta cambiando il paziente. Un paziente che affina sempre di più la sua conoscenza digitale: in particolare, l’Italia ha dovuto fare un salto in avanti notevole per quanto riguarda l’approccio al digitale dopo l’avvento della pandemia. Secondo il rapporto Anitec-Assinform, il mercato digitale italiano prevede una crescita complessiva del 3,4%, nel 2021 e del 3,3% nel 2022.
Di fronte a un paziente che si sta trasformando sempre più dal punto di vista tecnologico, lo studio deve farsi trovare pronto per affrontare questa sfida. E la risposta non è più ancorata al passato, bensì al futuro e all’adozione di soluzioni digitali, che hanno già visto un salto notevole in tempi recenti (un incremento del 119% solo nel 2020, secondo i dati riportati da McKinsey).
Ora più che mai, affacciarsi al digitale è una transizione necessaria e vincente.
Perché trasformarsi è il passo giusto
Umberto Veronesi diceva: “Accettare e adeguarsi è l’atteggiamento psicologico più utile ogni volta che qualcosa cambia.” La chiave per rivoluzionarsi è incentrare sul paziente tutte le attività extra-cliniche dello studio attraverso la trasformazione digitale. Ci riferiamo a un percorso del tutto nuovo per il paziente, che inizia dal primo momento in cui incontra lo studio fino a quando termina il piano di cura. Un percorso che continua con le attività che lo fidelizzano per farlo tornare.
La prima fase della Digital Patient Experience
La Digital Patient Experience è una serie di quattro passi che consentiranno di ottenere due traguardi: da una parte, lo studio sarà in grado di ottimizzare i processi interni per raggiungere una maggior efficienza, l’obiettivo di ogni attività; dall’altra, questi passi produrranno un trend economico positivo.
Nel nostro eBook, descriviamo il primo passo della Digital Patient Experience per capire come muoverci e affrontare le problematiche che attengono alla dinamica dell’esperienza extra-clinica del paziente. Nella sua fase iniziale, il percorso si articola in cinque semplici fasi:
- la ricerca del dottore;
- la prenotazione online;
- il pagamento online;
- la firma elettronica remota dei documenti;
- l’arrivo in studio e il check-in.
Questi passaggi possono essere snelliti e ottimizzati grazie a degli strumenti già disponibili sul mercato, che saranno in grado di rendere questa transizione semplice ed efficiente.
Scopri come puoi iniziare subito a farlo, leggendo tutte le fasi del percorso digitale del paziente nella nostra guida gratuita!