- Il microscopio operatorio è spesso considerato uno strumento il cui unico vantaggio sia l’ingrandimento. Oltre alla visione ingrandita, quali altre peculiarità del microscopio l’hanno conquistata?
Dire “ingrandimento” al singolare è limitativo. Il microscopio permette di gestire ingrandimenti diversi nell’arco di pochi secondi, passando da una visione ad ingrandimento ridotto con un ampio campo visivo e grande profondità di campo ad una con ingrandimento maggiore, campo visivo minore e minore profondità di campo per valutare un “dettaglio”, ritrovando sempre il fuoco con rapidità e precisione. Potere alternare in modo veloce diversi ingrandimenti permette una grande versatilità, soprattutto nelle situazioni cliniche dove si opera sia in visione indiretta che diretta. Grandissima importanza ha poi l’ergonomia. L’ impiego del microscopio aiuta l’operatore a mantenere una postura corretta, pur mantenendo le posizioni di lavoro abituali ma senza piegare in modo anomalo collo e schiena per avvicinarsi al campo operatorio. Altro grande vantaggio la possibilità di documentare in tempo reale, senza dovere interrompere il flusso di lavoro come avviene invece con la classica macchina fotografica.
- Lei ha creduto tanto nell’ausilio clinico del microscopio da dotarne lo studio all’inizio della carriera e da sostituirlo pochi anni dopo con un OPMI PROergo. Quali vantaggi apprezzano i pazienti?
Nel 2006 il primo microscopio ad entrare in studio aveva un fuoco fisso rendendo il lavoro e ogni movimento più indaginoso. Nel 2016 ho acquistato un OPMI PROergo. La scelta è stata dettata dal desiderio di avere uno strumento che mi permettesse di ampliare le indicazioni cliniche. Grazie ai blocchi elettromagnetici e al sistema motorizzato di messa a fuoco, OPMI PROergo mi permette di cambiare velocemente angolo di lavoro, situazione meno gestibile con altre tipologie di microscopio. È ormai chiaro per gli operatori del settore che l’utilizzo del microscopio è sinonimo di elevata qualità di risultati. Diverso è per i pazienti che devono essere informati sui vantaggi che gli ingrandimenti danno nella qualità clinica. È necessaria una comunicazione attenta per fare apprezzare i vantaggi dei trattamenti al microscopio.
- Quanto sono importanti le immagini e i filmati che acquisisce con il microscopio per la comunicazione con il paziente e nella sua attività di relatore?
Un’immagine si dice valga più di mille parole. Interagire con paziente mostrando foto o filmati permette di instaurare un rapporto più chiaro e trasparente. Le immagini lo rendono consapevole della diagnosi e delle terapie proposte. Grandissimo valore ha la documentazione da un punto di vista didattico. Mostrare le procedure cliniche con filmati girati al microscopio, con la medesima visuale dell’operatore, permette di essere maggiormente efficaci nella condivisione della procedura.
- Nel suo studio si ricercano per i pazienti risultati estetici e minima invasività delle procedure; che parte ha il microscopio per realizzare questi obiettivi?
Da tempo siamo entrati nell’era dei restauri minimali, facilmente si gestiscono faccette con spessori inferiori agli 0,5 mm, in conservativa diretta lavoriamo su box interprossimali con spazio di lavoro minimo e la precisione necessaria non può essere raggiunta ad occhio nudo. Se consideriamo anche la presbiopia dopo i 40 anni il quadro è chiaro. Impossibile portare a termine queste terapie in modo preciso senza ingrandimenti adeguati, cioè senza microscopio. L’utilizzo in studio del microscopio spinge anche il laboratorio odontotecnico a dotarsene, per garantire la massima precisione dei manufatti protesici.
- Durante la sua attività di formatore ha avuto modo di utilizzare anche EXTARO 300 nella versione Education; quali vantaggi ne ricavano i corsisti e lei in qualità di relatore?
Ho utilizzato EXTARO 300 Education nei miei corsi di protesi e conservativa. Molto interessante che il segnale video della telecamera del microscopio possa essere trasmesso facilmente allo schermo del relatore. I corsisti possono così seguire in tempo reale e con la medesima visuale del tutor la parte didattica pratica. Inoltre, ogni EXTARO 300 Education è dotato di un tablet collegato in WIFI alla telecamera. Questa peculiarità permette al relatore di potere seguire sugli schermi nel dettaglio come i singoli corsisti stiano lavorando. Il tablet permette ai partecipanti di raccogliere e trasferire facilmente sui loro dispositivi clip video ed immagini per “portare a casa” le parti salienti e più importanti del percorso didattico.