A cura del Dr. Prof. Michele Cassetta, Medico Chirurgo, Odontoiatra, Docente Universitario.
L'acido ialuronico è una sostanza naturalmente presente nel nostro organismo, in particolare nella pelle, nelle articolazioni e nei tessuti connettivi. L'acido ialuronico rappresenta una risorsa fondamentale in MEO, offrendo agli Odontoiatri la possibilità di ampliare le loro competenze e migliorare l'esperienza del paziente.
L'acido ialuronico è in grado di completare, finalizzare e migliorare le prestazioni di natura odontoiatrica e nello specifico:
- eliminare e attenuare pieghe e rughe;
- modellare e volumizzare le labbra, migliorando il sorriso e l'armonia del terzo inferiore;
- modellare e volumizzare mento, zigomi, angolo mandibolare e profilo;
- correggere asimmetrie;
- idratare e rivitalizzare.
Con una formazione adeguata e un approccio etico, gli Odontoiatri possono integrare questi trattamenti nella loro pratica quotidiana, rispondendo così a una domanda crescente di soluzioni estetiche da parte dei pazienti. La formazione, l'attenzione alla sicurezza e alla personalizzazione del trattamento è essenziale per garantire risultati ottimali. Il WashOut rappresenta il processo attraverso il quale un materiale iniettabile, come l'acido ialuronico, viene gradualmente assorbito o eliminato dall'organismo dopo il trattamento. Deve essere limitato nel tempo, non deve essere troppo breve (con scarsa soddisfazione del paziente) né troppo lungo (perché avrebbe le stesse limitazioni dei filler non riassorbibili). I fattori che influenzano il WashOut sono diversi e devono essere conosciuti dall'Odontoiatra che utilizza l'acido ialuronico nei trattamenti di natura estetica.
1. Fattori fisiologici del paziente
Metabolismo: un metabolismo più attivo può portare a una degradazione più rapida del filler.
Età: con l'avanzare dell'età, la pelle perde elasticità e idratazione e questo può influenzare la durata del filler.
2. Qualità del materiale
Differenze molecolari e qualitative del filler influenzano il suo riassorbimento. In questo caso diventa indispensabile possedere conoscenze sulla reologia, la scienza che studia come i materiali si comportano sotto stress e come rispondono alle forze applicate. La reologia dei filler di acido ialuronico è un campo di studio fondamentale per comprendere come questi materiali interagiscono con i tessuti e come possono essere utilizzati per ottenere risultati estetici desiderabili. Sono diverse le caratteristiche reologiche di un filler di acido ialuronico da prendere in considerazione. Per semplificare, accenniamo alle più importanti:
- Viscosità: è una misura di quanto un fluido resiste al flusso. I filler con alta viscosità tendono a fornire un effetto di riempimento più duraturo, mentre quelli con bassa viscosità sono più fluidi e si distribuiscono facilmente nei tessuti.
- Elasticità: indica la capacità di un materiale di tornare alla sua forma originale dopo essere stato deformato. Un buon filler deve avere una combinazione di viscosità e elasticità per mantenere volume e forma desiderati.
- Coesività: indica la capacità del materiale di mantenere la sua forma e struttura una volta iniettato nei tessuti e si riferisce alla capacità delle particelle di un filler di aderire tra loro, evitando che si disperdano o si diffondano in modo eccessivo nei tessuti circostanti.
3. Tecnica d'impatto
L’impianto in piani non corretti favorisce il riassorbimento dell'acido ialuronico e influenza la durata e l’effetto finale. Aghi di calibro inferiore al consigliato possono rompere l’architettura molecolare e facilitare l’azione enzimatica. Sono molto importanti le conoscenze che permettono di decidere se iniettare con ago o cannula, e con la tecnica più adeguata (microponfi, bolo, lineare retrograda, a ventaglio).
In questi casi è importantissima l'esperienza del professionista, che consente di prendere le decisioni più adeguate e personalizzate, al fine di ottenere i migliori risultati possibili.
4. Area trattata
L'area del volto trattata determina il WashOut. L’elevata motilità mimica di alcune aree (come le labbra e la zona perioculare) e l’abbondante vascolarizzazione facilitano il riassorbimento.
5. Stile di vita
Il tabagismo, i disordini alimentari, lo stress favoriscono la produzione di radicali liberi che facilitano il riassorbimento dei filler e l’invecchiamento cutaneo.
6. Comportamento post-trattamento
Dopo un trattamento con filler di acido ialuronico, è importante seguire alcuni consigli per garantire una buona guarigione e risultati ottimali. Ecco alcuni suggerimenti:
- evitare la pressione: non toccare, massaggiare o applicare pressione sulla zona trattata per almeno 24-48 ore;
- evitare l'esercizio fisico intenso: astenersi da attività fisica intensa o sport per almeno 24 ore dopo il trattamento;
- evitare sbalzi di temperatura: evitare saune, bagni caldi o esposizione prolungata al sole per alcuni giorni (l'esposizione al sole, a lampade abbronzanti o a fonti di calore, naturale o artificiale, stimolano l'azione enzimatica);
- applicare ghiaccio: se si avverte gonfiore o lividi, si può applicare del ghiaccio avvolto in un panno per brevi periodi. Nel caso di ecchimosi dare le informazioni precise al paziente per mascherarle visivamente (con correttori e fondotinta) o per farle scomparire precocemente (creme e pomate a base di lattoferrina o chelanti del ferro);
- idratare: bere molta acqua per mantenere la pelle idratata;
- alcol e farmaci: limitare il consumo di alcol e evitare farmaci come aspirina e ibuprofene, che possono aumentare il rischio di lividi;
- follow-up: seguire le indicazioni del medico e pianificare eventuali visite di controllo per monitorare i risultati;
- osservare reazioni avverse: se si notano sintomi insoliti, come gonfiore eccessivo, arrossamento o dolore, contattare il medico.
La scelta del filler giusto dipende dalle esigenze individuali del paziente, dalla zona del volto da trattare e dai risultati che si desidera ottenere.
La durata di un filler e il suo WashOut sono influenzate da una combinazione di fattori, inclusi la reologia dell'acido ialuronico, la tecnica di iniezione, gli stili di vita, le caratteristiche individuali del paziente e l'esperienza dell'operatore. È fondamentale fornire al paziente le informazioni adatte e prepararlo ai risultati che otterremo e alla possibilità che ogni trattamento possa prevedere delle correzioni o aggiustamenti successivi, soprattutto le prime volte, quando ancora non si conosce la reattività individuale del paziente ai vari prodotti utilizzati e alle diverse tipologie di trattamento.