Dental Tech - La Realtà Aumentata nell’odontoiatria di oggi e di domani

DentalTech intervista l’Ing. Matteo Valoriani, imprenditore visionario, CEO di Fifthingenium e sviluppatore di applicazioni per Microsoft Hololens, tra le quali Holodentist.

 

Ing. Matteo Valoriani, imprenditore visionario, CEO Fifthingenium*

* Dopo 2 anni in Microsoft Italia, si è dedicato al mondo della ricerca e ha conseguito nel 2014 un dottorato presso il Politecnico di Milano in tecnologie avanzate applicate al campo dell’interazione uomo macchina con focus sul settore medicale e industriale. Dal 2014 ad oggi ha ricevuto i riconoscimenti di “Intel Software Innovator" e Microsoft “Most Valuable Professional" per le capacità e le innovazioni apportate nel settore della Augmented e Mixed Reality. E’ fondatore e attuale CEO di FifthIngenium, società di consulenza e sviluppo IT specializzata in soluzioni innovative e tecnologie per il settore Healthcare, Industria 4.0 e formazione.

 

Ingegner Valoriani, ci può spiegare in cosa consiste la Realtà Aumentata? E quali sono le differenze con la Realtà Virtuale?

Nella Realtà Virtuale gli utenti sono immersi in un mondo completamente digitale che cerca di riprodurre le caratteristiche del mondo fisico. Nel caso della Realtà Aumentata l’utente si muove e interagisce con il mondo fisico come fa da quando è nato, ma può anche interagire con elementi digitali che fino a ieri erano relegati a uno schermo e invece oggi diventano parte del nostro mondo.

Che cosa sono gli ologrammi?

Un ologramma è la rappresentazione digitale di un oggetto, sia esso animato o inanimato, all’interno di uno spazio fisico reale. Ricordate quando nel film Guerre Stellari, i protagonisti comunicavano proiettando le loro immagini tridimensionali da un’altra galassia? L’ologramma è proprio questo. Un oggetto, o video, capace di interagire con il mondo fisico che lo circonda e con un utente dotato di un device di augmented reality (AR). Ad esempio, un ologramma di una palla posizionata sulla nostra scrivania dello studio può essere spinto e questo inizierà a rotolare fino a cadere e rimbalzare sul pavimento come se fosse un oggetto fisico e non solo una rappresentazione digitale.

In quali campi trova applicazione, oggi, la Realtà Aumentata?

I campi principali di applicazione sono l’industria, fornendo supporto real-time all’operatore di macchinari industriali; la medicina, per la pianificazione del piano di trattamento e la visualizzazione di dati durante l’operazione; l’educazione e la formazione, con sistemi di comunicazione live dove collaboratori o intere classi possono essere gestite in maniera remota, condividendo immagini, video e modelli tridimensionali per una maggiore immersività dell’apprendimento.

 

Di cosa è necessario disporre per poter lavorare con la Realtà Aumentata? Quali hardware e software sono necessari? Quanto deve investire ad oggi, in termini economici ed a livello di tempo e curva di apprendimento, un dentista per poter utilizzare questa moderna tecnologia?

Nel 2020 è stata presentata e messa sul mercato la nuova generazione di device di Realtà Aumentata: parliamo di prodotti come Hololens 2 di Microsoft (Fig. 1), nReal di Qualcomm e i visori Lenovo. Ognuno di questi strumenti ha peculiarità molto diverse tra loro che possono essere usate, di volta in volta, per necessità diverse. Ma tutti condividono alcuni punti comuni: la facilità di utilizzo, il comfort, e la velocità di apprendimento, che però, ricordiamo, è soprattutto data dalla progettazione delle App e dei software che vengono utilizzati dai device. E’ con questo obiettivo infatti, che come azienda, Fifthingenium sviluppa soluzioni di AR in tutti i campi applicativi.

Fig. 1. Hololens 2 di Microsoft.

Quali sono, ad oggi, i principali campi di applicazione della Realtà Aumentata in odontoiatria?

Nel campo odontoiatrico le applicazioni principali sono quelle di carattere comunicativo, sia con il paziente, sia con il service, il laboratorio, o addirittura un collega o mentore. La possibilità di discutere direttamente in studio, di fianco al nostro paziente, oppure quella di farlo con il tecnico che da remoto può verificare con l’odontoiatra i dettagli della preparazione, con un modello 3D visualizzabile a piacimento grazie alla tecnologia olografica.

 

In cosa consiste esattamente il progetto Holodentist?

Holodentist è proprio questo: un sistema integrato che supporta i dati provenienti da CBCT, scanner intraorale e facciale oltre che da tutti i software CAD dentali, di facile utilizzo, che permette all’odontoiatra di mostrare al paziente in un contesto completamente digitale la pianificazione dell’intervento. Holodentist può essere anche utilizzato nella comunicazione clinico-tecnico, per velocizzare e semplificare il processo di definizione del lavoro portando ad una diminuzione delle iterazioni che portano al risultato finale (Video 2, Fig. 3).

Guarda il video della comunicazione con Holodentist

Fig. 3. Visualizzazione di ologrammi con Holodentist e comunicazione real time con il laboratorio.

 

Cosa dobbiamo attenderci nei prossimi anni?
Come è accaduto dopo il lancio del primo iPhone, nei prossimi 24 mesi vedremo un ampio numero di device diffondersi nel mercato.Questo porterà sia una riduzione dei costi sia una maggiore differenziazione in termini di hardware con device dedicati al mondo professionale e altri dedicati al mondo consumer. Infine, questi nuovi device potranno sfruttare le capacità delle nuove reti 5G per scambiare dati a distanza in modo ancora più veloce e in tempo reale.

 

Pubblicato su Infodent Agosto-Settembre 2020 - Rubrica Dental Tech

Odontoiatria
Materiale informativo
Non ci sono materiali per questa news.
Video
Non ci sono video per questa news.
Altro da questa azienda
Nessuna informazione.